Contratto a tempo determinato: definizione
La legge consente di porre un termine al contratto di lavoro subordinato: in presenza di determinate ragioni giustificatrici, quali esigenze tecniche, produttive, organizzative o sostitutive il datore di lavoro può stipulare contratti a tempo determinato.
Ciò è possibile posto che nel nostro ordinamento e a livello comunitario la forma principale di assunzione è quella del contratto a tempo indeterminato. Pertanto l’assunzione con contratto a termine è generalmente ammessa a patto che non sia solo un’elusione della disciplina del lavoro subordinato a tempo indeterminato.
La disciplina attualmente in vigore consente il ricorso al contratto a termine anche con riferimento allo svolgimento dell’ordinaria attività di impresa.
I contratti collettivi di lavoro possono prevedere limiti numerici alla possibilità di stipulare contratti a termine sulla base di parametri come l’area geografica, il settore di appartenenza, i tassi di occupazione, le dimensioni aziendali eccetera.
La legge pone limitazioni alla ripetizione dei contratti a termine con la stessa persona e alla successione, senza soluzione di continuità, di contratti a termine con la stessa persona.
(Normativa: decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368)
La clausola che indica il termine deve essere inserita nel contratto di lavoro in forma scritta a pena di nullità. In caso contrario, infatti, il contratto si considera a tempo indeterminato.
Il termine può essere espresso direttamente con l’indicazione della data di cessazione del rapporto o indirettamente legando la data finale al verificarsi di un evento futuro e certo, ma incerto nel momento dell’accadimento (certus an incertus quando).
Nel contratto è strettamente necessario specificare in modo dettagliato e non generico le ragioni giustificatrici del termine (causali).
La giurisprudenza è molto severa nell’esame delle ragioni giustificatrici del termine: è opportuno quindi, consultare un avvocato o consulente del lavoro ai fini della redazione della clausola che appone il termine al contratto di lavoro.