Sanzione amministrativa accessoria: definizione
La sanzione amministrativa accessoria è una sanzione amministrativa che si accompagna a quella pecuniaria nella materia del Codice della Strada, che rappresenta un caso particolare della disciplina generale dell'illecito amministrativo. In pratica, ogni illecito amministrativo viene punito con una sanzione amministrativa, che è prevista dall'ordinamento italiano in tutti i casi in cui si violi una norma giuridica dando vita, appunto, a un illecito amministrativo. Mentre la sanzione pecuniaria può essere proporzionale (senza un limite massimo) o fissa (non inferiore ai 10 euro e non superiore ai 15.000 euro), quella accessoria può essere di vari tipi. Può trattarsi, in particolare, della revoca della patente di guida, del ripristino dello stato dei luoghi, del blocco o della rimozione del veicolo, dell'obbligo di sospensione di attività, della sospensione o revoca della patente (inclusi i documenti di circolazione), della confisca con fermo amministrativo o del ritiro dei documenti di circolazione o abilitazione.
Che cos'è il ripristino dello stato dei luoghi?
Il ripristino dello stato dei luoghi non è altro che la rimozione delle opere abusive di cui si parla nel verbale di contestazione. Può verificarsi in una situazione ordinaria o in una situazione di urgenza: quest'ultima si configura nel momento in cui si ravvisi un pericolo imminente per la circolazione e il trasgressore non sia in grado di provvedere, e prevede che l'agente trasmetta al prefetto il verbale di contestazione che può disporre l'esecuzione degli interventi del caso a cura dell'ente proprietario, mentre al trasgressore l'emissione dell'ordinanza - ingiunzione sarà emessa in seguito. Nel caso di una situazione ordinaria, invece, il verbale redatto giunge al prefetto unitamente all'eventuale ricorso del trasgressore, tenendo conto che per ricorrere si hanno 30 giorni di tempo.
Un avvocato esperto di diritto dell'illecito amministrativo e/o un avvocato penalista.
