Nel caso in cui si abbia intenzione di denunciare qualcuno per interruzione di servizio pubblico o di pubblica necessità.
Occorre preliminarmente verificare accuratamente i presupposti del reato: in primo luogo l’elemento oggettivo, ossia il tipo di azione posta in essere e la sua idoneità a creare concretamente un “turbamento” nella regolarità del servizio, verificandone l’entità dell’interruzione.
In secondo luogo, sarà utile esaminare elementi che portino a dimostrare l’assenza di motivazioni esterne o di cause di giustificazione.
L’imprenditore o l’esercente del servizio risponderà nel caso in cui abbia agito con mala fede, ossia con dolo: il soggetto dovrà aver agito con specifica intenzionalità diretta a provocare l'interruzione o il turbamento del pubblico ufficio o servizio, ovvero con la consapevolezza che il proprio comportamento possa determinare quegli effetti, accettandone ed assumendosi il relativo rischio.
Al positivo riscontro di tali elementi, si potrà formalizzare denuncia.
Nel caso in cui mi abbiano denunciato per interruzione di servizio pubblico o di pubblica necessità.
Trattandosi di reato procedibile d’ufficio è consigliabile da subito rivolgersi ad un legale di fiducia perché possa esaminare lo stato del procedimento e, in caso di indagini ancora in corso presso l’Ufficio del Pubblico Ministero, eventualmente valutare la possibilità di intervenire con indagini difensive a dimostrazione dell’insussistenza del reato.
In particolare sarà utile trovare elementi a sostegno dell’assenza di consapevolezza di ostacolare un pubblico servizio, ovvero di presenza di cause di giustificazione quali ad esempio guasti, ovvero inadempimento di controparte.
Quali sono le condanne per il reato di interruzione di servizio pubblico o di pubblica necessità?
Le condanne per il reato di interruzione di servizio pubblico o di pubblica necessità sono la reclusione da 6 mesi ad 1 anno, oltre alla multa non inferiore a 516 euro. Ai capi promotori od organizzatori la pena è aumentata: reclusione da 3 a 7 anni oltre alla multa non inferiore a 3.098 euro.
Che termini vi sono per la denuncia per interruzione di servizio pubblico o di pubblica necessità?
Il reato di interruzione di servizio pubblico o di pubblica necessità è procedibile d’ufficio; pertanto, chi venga a conoscenza del fatto non ha termini per poter proporre la propria denuncia. Chiaramente, più tempo sarà trascorso, più sarà complicato raccogliere elementi di prova.
In quanto si prescrive il reato di interruzione di servizio pubblico o di pubblica necessità?
Il reato di interruzione di servizio pubblico o di pubblica necessità si prescrive normalmente in 6 anni. In 7 anni, invece, per i capi promotori od organizzatori.
In cosa si differenzia l’interruzione di servizio pubblico o di pubblica necessità prevista all’articolo 331 da quella prevista dall’articolo 340 del codice penale?
Il reato all’articolo 331 è commesso dai gestori dell’azienda di pubblico servizio, dagli imprenditori che, intenzionalmente, ne turbino la regolarità. Quello dell’articolo 340, invece, è commesso da chiunque li ostacoli, ed impedisca loro di fornire la propria prestazione.
Quale volontà di interruzione di servizio pubblico o di pubblica necessità è punibile sotto il profilo soggettivo?
Occorre che l’imprenditore abbia agito con la consapevolezza che l'interruzione (o la sospensione) attuata sia idonea a turbare la regolarità del servizio. In tal senso è stato ravvisato il reato nel caso dei gestori di generi di monopolio e valori bollati che avevano chiuso in tempi analoghi un congruo numero di rivendite.
Commette reato di interruzione di pubblico servizio chi aderisca ad uno sciopero?
No, se lo sciopero sia legittimo e posto in essere secondo le normative che lo disciplinano. Vi sono norme sull'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e sulla salvaguardia dei diritti della persona costituzionalmente tutelati che hanno istituito una Commissione di garanzia, competente nel valutare se uno sciopero sia o meno legittimo (legge n. 146/1990).
Commette reato di interruzione di pubblico servizio il farmacista che rifiuti la consegna gratuita dei medicinali forniti dal servizio sanitario nazionale?
In taluni casi no. I giudici di merito hanno ritenuto che tale atteggiamento – giustificato dall'inadempimento dell'Ente erogatore nel pagamento delle prestazioni di assistenza farmaceutica in regime convenzionale – potesse costituire una forma di protesta legittima e, quindi, di “sciopero”, sì da escludere la sussistenza del reato di interruzione di pubblico servizio.
Commette reato di interruzione di pubblico servizio il farmacista che deliberatamente non rispetti il proprio turno di apertura?
Se tale apertura è stata imposta illegittimamente, no. E’ stato ad esempio deciso che il provvedimento illegittimo di una ASL che abbia imposto l’apertura festiva in violazione di una legge regionale, non possa costituire fondamento per il giudice penale, nella valutazione del reato di interruzione di pubblico servizio. Essendovi a monte l’illegittimità della fonte dell’obbligo di apertura, non vi era obbligo di adeguamento da parte della farmacia.
Commette reato di interruzione di pubblico servizio il concessionario di trasporto pubblico che si rifiuti di proseguire nei rapporti con il Comune concedente in caso di mancato pagamento?
Anche se il concessionario sia a capitale pubblico, svolgendo un'attività di impresa, se non mira necessariamente ad un profitto, deve quantomeno svolgersi in condizioni di pareggio del bilancio. Conseguentemente, il mancato pagamento da parte del Comune legittima la sospensione del servizio in ragione dell’esercizio di un proprio diritto.
Commette reato di interruzione di pubblico servizio l’impresa fornitrice di acqua, luce, gas, telefono, che ne sospenda il servizio all’utenza?
In ogni caso dovranno esserne indagate le ragioni. Ad esempio non può configurarsi l’interruzione di pubblico servizio nel caso in cui si siano verificati dei guasti, oppure si tratti di sospensione per inadempimento (per mancato pagamento).
Commette reato di interruzione di pubblico servizio l’impresa fornitrice di acqua, luce, gas, telefono, che ne sospenda il servizio di alcune utenze?
Perché sussista il reato di interruzione di pubblico servizio è necessario, in ogni caso, che sia interrotto o turbato nella sua regolarità il servizio nel suo complesso, restando esclusa dalla previsione normativa la condotta limitata a singole utenze, che incida solo marginalmente sul volume dell'attività svolta e che non sia in grado di comprometterne in modo apprezzabile il funzionamento.
L’impedire il deposito di rifiuti da parte del responsabile di una discarica, può costituire il reato di interruzione di servizio pubblico?
Sì, in quanto l’attività di smaltimento di rifiuti è da considerare un "servizio di pubblica necessità". Naturalmente occorre che il diniego da parte del titolare del centro di raccolta rifiuti sia illegittimo e non sia occasionale, poiché, in tal caso, non costituirebbe un’alterazione dell’attività pubblica nel suo complesso. Ad esempio, non è stato ritenuto sussistere il reato in capo all'esercente di un centro di raccolta che aveva occasionalmente impedito lo scarico nel sito di rifiuti ospedalieri all'impresa che li aveva prelevati nei luoghi di produzione e con la quale aveva in tal senso stipulato un accordo contrattuale.
10/11/2011 23:02:57
quando una società a capitale pubblico regionale 98% esercita lattività di gestore aeroportuale,chiede la gestione su quattro aeroporti e poi uno lo abbandona al suo destino ,utilizzando comunque i fondi destinati all'utilizzo dell'aeroporto in questione.Negando a chi lo richiede l'uso della infrastruttura,non commette un gravissimo reato di interruzione.....ecc. ecc.?? A chi spetta denunciare la cosa che si protrae da molti anni ?
11/11/2011 16:33:34
Anche il trasporto aereo è qualificato come pubblico servizio. L’interruzione di pubblico servizio può essere denunciata da chiunque, trattandosi si reato procedibile d’ufficio.
Sarà interruzione solo se “abbandonare l’aeroporto al suo destino” abbia implicato volontaria sospensione o turbativa del servizio pubblico all’utenza, senza chi vi siano state altre ragioni organizzative o di economicità per l’azienda.
Se i fondi erano specificamente ed espressamente vincolati al solo aeroporto dismesso, ossia non ne era consentito l’utilizzo sugli altri tre aeroporti, allora, verificando la ricorrenza di tutti gli altri presupposti, potrebbe ravvisarsi al più diverso reato (Truffa aggravata dal conseguimento di erogazioni pubbliche? Appropriazione indebita? Abuso d’ufficio?…)
13/12/2011 00:47:58
Ma se chiudono 2 gallerie in autostrada in quanto a rischio crolli su ordine del magistrato, io cittadino posso denunciare il cas per interruzione di pubblico servizio causata dalla cattiva menutenzione?
16/12/2011 14:15:08
La denuncia per interruzione di pubblico servizio può essere proposta da chiunque, al fine di sottoporre il caso alla Magistratura.
Nel caso di specie se, come dite, le gallerie sono state chiuse per intervento del Magistrato, dovrebbe esser già aperto un procedimento penale e, quindi, già presente un Vs interlocutore nel PM procedente, cui potersi rivolgere (... a meno che non si sia trattato di un provvedimento d'urgenza meramente civilistico).
In astratto, il chiudere deliberatamente due gallerie all'utenza pubblica potrebbe configurare interruzione di pubblico servizio.
Tuttavia, la sussistenza del reato dipende sempre dalla sussistenza anche dell'elemento soggettivo (il dolo).
Pertanto, nel caso di specie, occorrerebbe dimostrare (o sottoporre al Magistrato) la volontarietà del gestore di tralasciare la manutenzione (nonostante fosse perfettamente a conoscenza dello stato di degrado e di pericolo dei luoghi, magari anche per una serie di documentate segnalazioni da parte di terzi) tanto dal voler sottrarre tali luoghi al passaggio degli utenti.
Non è configurabile tale reato se trattasi di mera colpa.
22/12/2011 10:10:15
vorrei sapere se l'evenienza e' estesa anche alla telefonia mobile. Mio figlio, assistente di volo in Irlanda, titolare di un contratto con il gestore 3hg in abbonamento, poteva effettuare chiamate, ma se veniva chiamato il suo numero risultava inesistente. Cio' ha compromesso gravemente il suo rapporto di lavoro sviluppando una corrispondenza di contestazione per irreperibilita' che ha gravemente pregiudicato la sua futura assunzione presso la compagnia aerea in regime di tempo indeterminato. Vi ringrazio moltissimo per eventuali risposte.
N.B.: per questioni di privacy la redazione ha tolto l'email, ma ha provveduto a girare la richiesta al Professionista scelto.
28/12/2011 12:15:12
Se l'autista di un autobus di linea deliberatamente sceglie un percorso alternativo saltando alcune fermate, si configura il reato di interruzione di pubblico servizio?
08/01/2012 22:33:24
Può ritenersi da ascrivere al reato di interruzione di servizio pubblico l'interruzione arbitraria effettuata sulla linea telefonica abbastanza sistematicamente trascorsi alcuni minuti di conversazione e poi non più ripristinata per almeno un quarto d'ora? Questo è ciò che avviene sotto contratto con Vodafon fisso e ADSL.
20/02/2012 19:38:16
può essere denunciato per interruzione di pubblico servizio, un dipente aeroportuale che si rifiuta di effetuare ore straordinarie, in modo ripetitivo ?
28/02/2012 23:53:29
Se durante una manifestazione non autorizzata i manifestanti invadono i binari di una stazione o bloccano l'autostrada, sono passibili di denuncia per interruzzione di pubblico servizio?
02/03/2012 15:20:16
No, laddove resti una questione a livello di gestione di turnazioni lavorative e di contrattualistica del lavoro.
Sì se invece, allo "scattare" dell'ora di straordinario, abbandoni il servizio in danno degli utenti, senza premurarsi del fatto che sia giunto il collega incaricato di proseguire e portare a termine il servizio in corso
02/03/2012 15:32:18
Certamente la condotta di bloccare il traffico ferroviario od autostradale senza autorizzazione integra il reato. Ogni singolo utente bloccato potrà denunciare il fatto.
12/03/2012 11:19:56
Gentile Avvocato, la mia casa sulle alture di Sanremo (IM) spesso non ha fornitura d'acqua perchè la società fornitrice non pompa l'acqua dalla sorgente.
Parlano di problemi ai tubi, ai segnalatori o più spesso di difficoltà di raggiungimento delgi impianti di pompaggio e di scarsa utenza (solo un paio di famiglie hanno la casa lassù....).
Per Sua info io pago le stesse tariffe di chi abita in centro a Sanremo,nonostante la mia casa sia a 1300 m s.l.m.
Dopo varie telefonate,fax e raccomandate,sono propenso alla denuncia per interruzione di pubblico servizio.
Crede che sia una strada percorribile?
No è mia intenzione punire ma segnalare con forza il disservizio.
buon lavoro
andrea rota
17/03/2012 13:00:42
gentilissima dott avv B Sartirana vorrei rappresentarle una situazione che dire anomala è dire poco. Un medico di un asl nella provincia di salerno giunge in ritardo di circa 45 minuti sul posto di lavoro per una anomalia alla vettura (ma presenta marcature regolari). un paziente in attesa quella giornata per una visita denuncia alla ps il medico. La domanda è può un ritardo determinare interruzione di pubblico servizio se un solo pz del foglio di lavoro della giornata prensenta una denuncia ? grazie in anticipo per la risposta
cordiali saluti
ps sono interessato all'accaduto per una situazione sovrapponibile ad un mio parente solo con un ritardo inferiore
18/03/2012 12:04:40
se a seguito di un guasto nelle tubature un azienda non fornisce l'acqua potabile ad un certo numero di persone (svariate famiglie - circa 300 p.) e non lo ripara per più di 8 mesi poichè valuta il suo dissesto finanziario e la mancanza di fondi commette il reato dell'articolo 331?
23/03/2012 12:26:11
Risposta ad Antonio S.:
Se nel corso di questi 8 mesi non ha fatto il possibile per recuperare i fondi a tal fine o se ha destinato le proprie scarse disponibilità economiche ad altre incombenze, meno gravi del disservizio alle 300 famiglie, allora potrà rispondere del reato.
Diversamente, se dimostra l'assoluta impossibilità (ad impossibilia nemo tenetur) non vi è dolo. Per cui sarà solo una problematica di natura civilistica e risarcitoria.
23/03/2012 12:34:09
Risposta a Franscesco Mele:
NO. Laddove il ritardo fosse volontario (e non giustificabile dal guasto alla vettura) e da tale ritardo al paziente siano derivate complicazioni, il medico potrà essere chiamato a rispondere per responsabilità medica per le eventuali lesioni causate dal ritardo.
Se trattasi di visita ordinaria, non vi sarebbero responsabilità penali, ma solo eventualmente professionali, da segnalare alla struttura per cui lavora o, nei casi più gravi e ripetuti, all'Ordine dei Medici.
04/04/2012 17:29:02
Salve,
sono una cittadina palermitana indignata nel vedere la propria città sporca e che paga per dei servizi fatiscenti.
A Palermo l'azienda (AMIA) che si dovrebbe occupare del servizio di raccolta dei rifiuti è venuta meno al suo dovere, lasciando così la città sommersa dai rifiuti. Secondo l'art. 28 del dlgs 150/2009 è nel diritto del cittadino ottenere un indennizzo automatico forfettario "per il mancato rispetto degli standard di qualità", standard che sono definiti nella carta dei servizi dell'azienda AMIA.
Scrivo oltre che per denunciare un mal servizio anche per chiedere a chi rivolgermi per ottenere l' indennizzo.
Cordialmente,
Chiara
06/04/2012 11:32:31
Sotto il profilo penale, potrete rivolgere le Vs rimostranze presso un Comando di Polizia, Carabinieri, Vigili e valutare se sussistano gli estremi per il reato di interruzione di pubblico servizio o, addirittura, per omissione d'atti d'ufficio.
Con riferimento agli indennizzi, dovrebbe esservi indicazione nella Carta dei Servizi - laddove l'ente se ne sia dotato (vedasi Decreto Ministeriale 16 Giugno 2011 - Servizi e Standard Qualitativi); diversamente, il cittadino potrà agire nei confronti del'amministrazione pubblica e del concessionario, in quanto i titolari di interesse giuridicamente rilevanti ed omogenei per una pluralità di utenti e consumatori possono agire in giudizio, nei confronti delle amministrazioni pubbliche e dei concessionari di servizi pubblici, se derivi una lesione diretta, concreta ed attuale dei propri interessi.
In questo caso trattasi di questione di diritto Amministrativo e Civile.
11/04/2012 18:18:59
Gentile Avv.
noi siamo una media azienda che opera nel campo sanitario, forniamo ad ospedali pediatrici e non strumenti e reagenti per l'analisi su malformazioni/patologie.
Considernado l'ormai insostenibile situazione sanitaria Italiana le Aziende Ospedaliere pagano con ritardi disumani per farle capire i peggiori pagano a 1700 gg. i migliori a 200 gg.
Le chiedo quindi se per i nuovi contratti che andremo a stipulare, pur avendo richiesto l'inserimento di una clausola sospensoria per ritardato pagamento - non accettata da questi ultimi , e quindi avendo deciso di non sottoscrivere il contratto, le chiedo se possiamo fornire in questa fase conoscitiva la merce, nel caso in cui dovessero superare i termini sospenderemo la fornitura in virtù del fatto che il contratto non è stato stipulato ma sono stati evasi solamente gli ordini. Le chiedo cortesemente una parere. Grazie
12/04/2012 19:11:55
Mi pare di capire che la Vs sia azienda privata che vende alcuni prodotti, ma che non forniate, pertanto direttamente un pubblico servizio. Conseguentemente non potrebbe configurarsi in capo alla Vs azienda responsabilità penale in caso di mancata fornitura per ragioni contrattuali (assenza di prestazione sinallagmatica per mancato pagamento).
Se come dite, non vi è contratto che Vi obbliga a costante fornitura, a fronte di mancato pagamento di ordini pregressi, potrete rifiutare la consegna gratuita di ulteriori materiali.
13/04/2012 22:13:14
Gentile avvocato,
Usufruisco del servizio di assistenza domiciliare per la mia nonna anziana e non autosufficiente fornito da operatori socio sanitari dipendenti di un ente pubblico.
Pochi giorni fa ho letto sul giornale che taglieranno questo servizio e non mi daranno piu le ore di assistenza che ora ho per problemi economici...la regione non da soldi e i comuni non ne hanno e questo ente non ha altre entrate finanziare e non gli resta che tagliare sulla povera gente come noi.
Le chiedo quindi un parere, questo ente posso denunciarlo per interruzione di pubblico servizio? Grazie
18/04/2012 20:30:20
No, non si configura responsabilità penale in quanto l'interruzione è giustificata dall'impossibilità oggettiva di garantire la prestazione (per assenza di fondi) e non è deliberatamente ed ingiustificatamente interrotto il servizio. Nè la tipologia di prestazione può essere paragonata ad un caso di particolare urgenza ed indifferibilità quale potrebbe essere un Pronto Soccorso.
Vi è poi l'obbligo dei parenti stretti di provvedere alla cura ed assistenza della nonna.
25/04/2012 15:13:23
Buongiorno Avvocato,
da circa un anno, presso un Ospedale di Torino, è stata sospesa per motivi "tecnici" la prestazione legata ai cicli di fototerapia per i malati affetti da psoriasi, di cui faccio parte, e altre malattie dermatologiche.
Alle numerose richieste di spiegazioni, formulate anche singolarmente via mail da più persone con le quali sono in contatto, ci è stato sempre risposto che la Direzione Sanitaria sta provvedendo per trovare una soluzione rapida del problema.
Converrà che la cosa sa molto di presa in giro.
Premesso che alla stragrande maggioranza di noi questo tipo di terapia apporta notevoli benefici, vorremo sapere se e come potrebbro sussistere dei margini per un esposto o qualsivoglia intervento legale per interruzione di pubblico servizio.
E se no, quali azioni ci consiglia di attuare?
Grazie
29/04/2012 11:46:41
buongiorno Avvocato,
un sabato sera due ragazzi, usciti dalla discoteca dovevano ritornare a casa in treno, come consigliato da tutti mass media, e che non avendo momentaneamente la disponibilta' di denaro, sono impossibilitati a fare il biglietto per ritornare a casa a saronno, dalla stazione delle ferrovie nord di cadorna. Sono stati sorpresi senza biglietto e i controllori hanno addirittura non fatto partire il treno che poi è stato soppresso, costituisce interuzzione di pubblico servizio? i due ragazzi sono stati denunciati all'autorita' giudiziaria per interruzione di pubblico servizio! a mio parere dovevano semplicemente fare una sanzione amministrativa per mancanza del biglietto. Vorrei un suo parere, visto che non ravviso il dolo. Vorrei anche sapere se per avere il gratuito patrocinio si fa riferimento al reddito individuale del denunciato, o anche al reddito dei nonni visto che ha la residenza presso i nonni materni? oppure si fa riferimento al reddito della famiglia di origine, seppure i genitori alla residenza in un comune diverso da quello del figlio denunciato.
grazie avvocato per la risposta.
02/05/2012 09:22:06
RISPOSTA A GRAZIANO:
Se vi sono delle ragioni che ostacolino la prestazione sanitaria (assenza di autorizzazioni, di fondi, di personale etc.), non si tratta di una deliberata interruzione di pubblico servizio, pertanto non si configura il reato.
In campo civilistico, potrete valutare di rivolgerVi al Tribunale del Malato più vicino alla Vs città, nato per tutelare i diritti dei cittadini nell'ambito dei servizi sanitari e assistenziali e per contribuire a una più umana e razionale organizzazione del servizio sanitario.
04/05/2012 15:25:57
RISPOSTA AD ANTONIO:
In genere il controllore, al di là della sanzione amministrativa, può imporre di scendere dal treno, in assenza di valido titolo di viaggio. Se, addirittura, è stato soppresso il treno, significa: A) che i ragazzi hanno opposto resistenza (di qui la denuncia nei Vs confronti); B) che il controllore ha mal gestito la situazione, con pregiudizio degli altri passeggeri e causando egli l'interruzione di pubblico servizio in assenza di forza maggiore. Occorrerà valutare come siano stati esposti i fatti.
Quanto al gratuito patrocinio, il reddito da considerare è quello complessivo dei familiari conviventi. Presso ogni Consiglio dell'Ordine vi è un elenco di Avvocati che difendono attraverso il Gratuito Patrocinio. Solitamente gli Avvocati d'ufficio vi sono iscritti.
04/05/2012 21:34:34
A causa di un passeggero trasportato su pullman sprovvisto di biglietto che si rifiutava di esibire il documento al controllore e anche di scendere, il servizio veniva interrotto per circa 45 minuti su un tragitto di 20 min. Tutti i trasportati hanno subito ritardo e sono stati costretti a scendere per proseguire con altro mezzo. Possiamo considerare questo evento interruzione di esercizio?
Anticipatamente ringrazio
08/05/2012 08:03:08
Gent.ma Avv. Sartirana,
qualora il dirigente responsabile di una unità operativa di Patologia Clinica (laboratorio analisi) di una Az. Sanitaria Pubblica decida di sospendere causa di forza maggiore (guasto sistemico della rete informatica dell'Az. stessa non imputabile al Servizio stesso) l'affluenza degli utenti esterni alla sala prelievi, pur continuando a garantire l'assistenza ai portatori di criticità particolari (c.d. "urgenze ambulatoriali"), è configurabile il reato di interruzione di pubblico servizio?
Cordiali saluti.
08/05/2012 14:26:24
Risposta a Raffaele:
Occorrerà valutare se, nelle circostanze specifiche, si sia integrata una situazione di resistenza ad incaricato di pubblico servizio che abbia impedito al controllore di agire altrimenti (magari consentendo la prosecuzione della corsa e convocando Vigili o forza pubblica alla fermata successiva).
In assenza di cause di giustificazione o di forza maggiore, l'interruzione totale di una corsa di soli 20 minuti disposta volontariamente in danno di tutti i passeggeri paganti potrà costituire ragione di rimborso ed eventuale risarcimento, sotto il profilo civile.
In astratto potrebbe anche costituire fattispecie penale, tuttavia l'entità trascurabile (di un mezzo e di 45 minuti, con possibilità di recuperare altro mezzo disponibile), difficilmente potrà accogliere il consenso da parte della Procura per l'apertura di un procedimento penale.
08/05/2012 16:27:43
Risposta a Francesco:
Le circostanze rappresentate (forza maggiore per evento involontario) e la disponibilità alla gestione di particolari urgenze, escludono la configurazione del reato.
Laddove taluno potesse dimostrare di aver subito danni da tale interruzione, si tratterà di aspetti risarcitori da valutarsi in sede civile, con eventuale coinvolgimento della società informatica laddove vi fossero negligenze nella manutenzione e controllo del sistema.
09/05/2012 10:43:11
Gentile avvocato, nel caso di sciopero del personale scolastico ( bidelle), a fronte di dichiarata riduzione dell'orario scolastico ( sciopero), si è verificata la non apertura totale della struttura. Chiedo se si potrebbe configurare il reato d'interruzione di pubblico servizio e di violenza privata.
Grazie anticipatamente per la rispota.
09/05/2012 12:28:28
Lo sciopero, se preannunciato e legittimo (vd FAQ) costituisce diritto garantito e, pertanto, consente la mancata esecuzione del servizio.
Conseguentemente, in tal caso, non potrà ravvisarsi alcun reato...
10/05/2012 10:31:01
Il personale scioperante, nel preannuanciare lo sciopero, aveva garantito un orario ridotto.
Invece la scuola non è stata neanche aperta.
Il diritto di scioperare è legittimo però mi pare che in questo caso, c'è stato una mancata esecuzione del servizio minimo garantito.
Buona giornata, Giuseppe
18/05/2012 17:20:22
Gentile avvocato,
un autista di pullman in servizio ha fatto scendere dal mezzo alcuni studenti minorenni durante una corsa perché lo disturbavano esageratamente durante la guida.
E' ravvisabile il 340 c.p.? Grazie!
22/05/2012 17:27:29
Risposta ad Antonio Gavino:
Sotto il profilo penale, l’azione/reazione dell’autista appare legittima alla luce della tutela degli altri passeggeri all’ottenimento di un servizio di trasporto in sicurezza. La regola “non disturbare il guidatore”, violata dagli studenti, è posta al fine di evitare distrazioni al medesimo che potrebbero causare incidenti. E ciò a tutela di tutti i fruitori del servizio.
Al più, sotto il profilo civile, gli studenti potrebbero tentare di ottenere il rimborso parziale del biglietto pagato, in relazione alla tratta per cui non avrebbero usufruito del trasporto (sempre ammesso che non ne abbiano usufruito successivamente, e sempre che il regolamento contrattuale relativo al trasporto in questione non preveda diversamente).
06/06/2012 22:02:24
Gentile avvocato, troppo spesso, come utente delle ferrovie TRENORD subisco disservizi che ritengo gravi, son a chiederLe cortesemente come si configura il seguente comportamento: la linea ferroviaria Pavia Belgioioso, prevede un servizio sostitutivo di navette che, appunto, in sostituzione del treno trasportano i passeggeri.
L'autista dell'ultima navetta mi ha obbligato a scendere ad un'ipotetica fermata lontana circa un chilometro dalla stazione luogo in cui avrebbe dovuto portarmi. Ciò mi ha obbligato a raggiungere la stazione a piedi. Essendo un disservizio, come si configura nella normativa vigente? In un eventuale denuncia quali riferimenti normativi posso indicare? Grazie in anticipo.
11/06/2012 16:35:55
In tema di interruzione di pubblico servizio, sottopongo un caso che ritengo sia il primo in Italia dato l'assurdo comportamento del professionista. Un avvocato che dopo aver presentato richiesta di iscrizione nell'apposito elenco, tenuto presso il Tribunale come professionista nominato dal Giudice per le vendite immobiliari, riceve il primo mandato per una durata di ben 18 mesi. Nell'arco di tutto questo tempo il professionista incaricato, non svolge alcuna attività nonostante i vari solleciti delle parti interessate. Al termine della nomina, il Giudice della procedura lo invita a rendicontare la sua attività, richiesta a cui il professionista non risponde neppure. A mio parere l'avvocato svolgeva un PUBBLICO SERVIZIO e pertanto avendolo interotto (anzi neppure iniziato) è passibile di denuncia.
15/06/2012 10:14:34
Risposta a Giuseppe:
Potrebbe anche configurarsi il reato ex art. 328 c.p. Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione.
Inoltre, trattandosi di comportamento che - se privo di giustificazioni - lede la classe professionale, il Giudice o le parti, potrebbe anche valutare una segnalazione all'Ordine di appartenenza
19/06/2012 17:47:07
Grazie della sua cortese risposta.
In effetti, penso che sia un caso più unico che raro che un professionista chieda di essere inserito nell'elenco dei professionisti interessati alle procedure immobiliari e poi, quando nominato, non provveda ad ultimare l'iscrizione, né tantomeno rinunci ad essa, non curandosi neppure di spiegare al Giudice le proprie motivazioni, come ho già detto.
17/07/2012 00:03:48
Gent.ma avv.,
può considerarsi interruzione di servizio pubblico l'azione di un privato che, a causa di un guasto ad un'apparecchiatura collocata nella sua abitazione, blocca
l'erogazione dell'acqua ai coinquilini?
Grazie per l'attenzione.
Giancarlo
28/07/2012 17:59:17
Risposta a Giancarlo:
Trattandosi di un “guasto”, non sussiste il reato per mancanza di elemento psicologico. In ogni caso potrebbero giustificarsi eventuali richieste risarcitorie in sede civilistica, se venissero provati i danni derivati a terzi dal guasto. Se il guasto è imputabile al manutentore o ad altri, potrete chiamarli a manleva.
30/07/2012 09:43:25
Grazie, per l'esauriente risposta, ma non procederò perché il ritardo - di oltre un mese - nella riparazione del guasto è dovuto all'indisponibilità del manutentore dell'apparecchiatura professionale.
Grazie, Carlesso.
10/08/2012 22:46:05
Se ho ben compreso, un ritardo nell' inizio di un turno (servizio di pubblica necessità) conseguente a mera colpa (es. confusione di date) non configura il reato di interruzione di pubblico servizio?
12/08/2012 13:00:54
Buongiorno,
vorrei sapere se posso denunciare un ufficio delle poste di Genova (viale cembrano) presposto al ritiro pacchie e raccomandate, che non mi ha consegnato una raccomandata (era la patente) perchè non avevo in contanti euro 16,80 e loro impossibilitati a darmi il resto, perchè privi di cassa e bancomat.
Mi hanno suggerito di cercare un bar e farmi cambiare i soldi (euro 20).
14/08/2012 15:40:46
Buongiorno Gent. Mo Avv. Barbara Sartirana,
il mio quesito riguarda il mancato rispetto dei termini di riattivazione della fornitura di gas da parte deel’ENI S.p.A. Divisione gas e power.
Dopo aver adempiuto ai pagamenti delle fatture impagate ed alla consapevolezza di dover pagare delle more, che mi sono state preannunciate dagli operatori del call center di ENI, la fornitura di gas non mi è stata riattivata nei termini contrattuali (48 ore dall’invio del fax di avvenuto pagamento), siamo ad oltre 9(nove) giorni di ritardo per il tanto atteso riallaccio.
Può, in questo caso, preavvisarsi il reato di interruzione di pubblico servizio? E, nel caso, cosa posso fare per far valere i miei diritti visto che ENI i suoi li ha già fatti valere?
Grato per un’evemtuale risposta Le invio i miei più cordiali saluti.
Mario Fiorello Tozzi
21/08/2012 15:30:27
Risposta ad Andrea:
Esatto. Vd sopra “elemento psicologico, soggettivo, dolo” in trattazione voce, FAQ e Risposte a Commenti.
21/08/2012 15:57:18
Risposta a paola:
Trattasi di problematica organizzativa (o meglio “dis-organizzativa”) dell'ufficio, da segnalare attraverso mero reclamo. Sarebbe possibile rilevare un'omissione d'atti d'ufficio del servizio pubblico solo se, ad esempio, Voi aveste proposto di ritirare comunque la corrispondenza, lasciando gli interi euro 20 (anche, magari, con l'intesa di avere il resto successivamente, ovvero di ottenerlo in francobolli).
22/08/2012 08:53:23
Buongiorno, purtoppo mi figlia da maggio 2011 è stata affidata agli assistenti sociali. Era affidata alla madre e l'effeto di questo affidamento è stata una vera tragedia. Comunque io da anni mi sto battendo per ottenere l'affidamento e spero di ottenerlo tra poco tempo. Al 31 luglio durante la visita con mia figlia presso gli Ass. Sociali mi è stato comunicato che da quello stesso giorno sino al 31 agosto, quindi un mese, io non avrei potuto vedere mia figlia poichè il personale adetto a seguire gli incontri è in ferie, compreso il responsabile del servizio e l'assistente sociale che segue il caso. Va detto che il decreto del Giudice del Tribunale dei Minori prevede che io possa vedere mia figlia una volta alla settimana, ma non menziona (ovviamente) pause estive del sevizio di tutela minori. Inoltre si verifica che sia da parte mia che da parte degli operatori (presso i quali vive mia figlia) hanno costantemente difficoltà a comunicare sia via mail che via telefono con gli assistenti Sociali. Per quanto mi riguarda da un anno sino ad oggi non hanno mai risposto alle mie mail e rispondono ai messaggi lasciati in segreteria telefonica solo dopo 4 settimane causando difficoltà nella gestione di esigenze pratiche a danno di mia figlia. In tutto ciò si ravvisa il reato di interruzione di pubblico servizio? Grazie Cordiali saluti
23/08/2012 12:04:35
Gent. Mo Avv. Barbara Sartirana,
ho subìto un incidente: un'auto uscendo dal parcheggio mi ha investita a retromarcia, non danni gravissimi, ma forti disagi per la movimentazione del gomito del braccio dx e il dito del piede sempre dx ancora gonfio, per cui difficoltà a guidare ecc, ecc. In sostanza ho avuto 5 gg di prognosi dal PS che mi ha rimandato al mio medico curante e così ho fatto. Arrivata in ambulatorio c'era il sostituto che, non solo non mi ha voluta visitare nonostante il certificato di PS, ma non mi ha neppure prescritto alcun medicinale antidolorifico. La giustificazione è stata che lui doveva andare via perchè doveva stare dietro alla manifestazione Senese: assegnazione dei cavalli per il Palio. La domanda è la seguente: si possono prendere provvedimenti verso questa persona?? E' normale che un medico "sostituto" di un altro, si rifiuti persino di effettuare una visita di controllo?? Io ne porto ancora le conseguenze dal 13 agosto! La ringrazio sentitamente per l'eventuale risposta.
23/08/2012 12:38:59
Risposta a Giuseppe:
La gestione è stata affidata con provvedimento del Tribunale ai Servizi Sociali. E', pertanto, al Giudice competente che dovrete sottoporre la questione (tenendo presente che egli decide comunque sempre sulla scorta delle relazioni degli Assistenti Sociali...). In ogni caso, se vi sono oggettive problematiche di professionalità e di gestione, possono essere segnalate formalmente al Giudice od alla Direzione dei Servizi. La carenza di personale per ferie o per carico di lavoro che impedisce di rispondere tempestivamente, non consente di ravvisare il reato.
04/09/2012 22:50:41
Risposta a Serena:
Se la visita è stata chiesta nel regolare orario di ricevimento, il medico designato per la sostituzione avrebbe dovuto garantire la copertura dell'ambulatorio - magari anche attraverso ulteriore sostituto. Né l'attività riferita quale “impedimento” pare rappresentare un'urgenza professionale – quanto piuttosto, un concomitante impegno preventivamente assunto. Possono essere effettuate segnalazioni presso l'Ordine dei Medici e presso la Direzione ASL di competenza che potranno effettuare accertamenti circa l'eventuale avvenuta interruzione di pubblico servizio ovvero omissione d'atti d'ufficio.
10/12/2012 13:50:46
come posso agire legalmente per tutelarmi dalla mancata risoluzione di un guasto di illuminazione pubblica (comune di sant'agata di militello -ME-) che per una parte è stato risolto dalla società enel sole (è intervenuta sino alla sostituzione del braccio più lampadina) ma adesso,a causa di un difetto della rete rilevato dalla stessa enel sole quet'ultima azienda rimpalla la competenza su enel distribuzione. Da mesi non interviene per completare l'intervento con conseguente disagio per noi cittadini che abbiamo bisogno dell'illuminazione in quanto la strada è ripidissima e non è sicura perchè al di sotto del suo ciglio c'è un burrone altissimo.
Qual'è il diritto leso in questo caso? Interruzione di pubblico servizio? o quale altro?
Grazie per la vostra professionale disponibilità
19/12/2012 15:51:43
Intimate formalmente sia il Comune, sia le Aziende che dovrebbero intervenire. In caso di negligenza (ossia mancato intervento per propri problemi “burocratici” interni e non per impossibilità oggettiva ad intervenire), potranno essere chiamati a rispondere di interruzione di
di un servizio di pubblica necessità (art. 331 o 340 cod. pen.).
Il bene giuridico protetto va ravvisato nel regolare ed ordinato andamento del servizio pubblico.
In caso (ci si augura che intervengano prima) di incidenti, tutti gli avvisati dovranno rispondere, quanto meno, per lesioni colpose .
29/12/2012 14:03:44
Salve, da un paio di mesi la luce pubblica non funziona: nella traversa dove abito ci sono 3 pali ma quello fuori casa si è guastato.
Dopo la segnalazione al Comune la ditta di manutenzione ha fatto dei lavori ma senza esito. Il Comune è stato avvisato nuovamente ma il buio persiste. La Giurisprudenza ha affermato che “il servizio di illuminazione delle strade comunali ha carattere di servizio pubblico locale” (cfr. Consiglio di Stato n. 8231/2010). Possiamo mai subire passivamente questo stato di cose? Dal 2013 pagheremo la TARES che comprende la vecchia Tarsu oltre ad una quota per viabilità e pubblica illuminazione. Come posso fare per riavere la luce pubblica? Grazie.
30/12/2012 10:55:15
Vedasi per analogia risposta 19/12/2012
17/01/2013 17:29:15
Buongiorno,
mi sono trovato nella situzione in cui l'anagrafe comunale si rifiutava di prendere in considerazione una domanda di rilascio della carta d'identità perché 'manca l'addetto'.
Per una richiesta del genere di solito si compila un formulario (che, secondo me, può essere preso da chiunque e esaminato in seguito) e poi si ripassa dall'ufficio per ritirare il documento.
Cosa dovrei fare in questo caso?
22/01/2013 23:36:37
Segnalare formalmente la questione al Sindaco poiché responsabile dell'organizzazione dei suoi Uffici, anche al fine di comprendere se il diniego della persona all'Ufficio Anagrafe fosse pretestuoso. Solo in tal caso potrebbe ravvisarsi una responsabilità penale.
09/04/2013 12:05:30
Puo essere configurata la responsabilità di interuzzione di pubblico servizio alla responsabile di un ufficio postale che consegna, in alcune zone della città, la posta ogni 5/6 giorni , una raccomandata 1 spedita il 4/4/2013 da Trieste e consegnata l' 8/4/2013 , ben 6 telegrammi spediti il 4/4 il 5/4 ed il 6/4 consegnati tutti assieme l' 8/4 solo dopo che le rimostranze di mia moglie al postino lo avevano indotto a rientrare in ufficio cercarli personalmente e ritornare a consegnarli ??
Grazie
01/05/2013 12:14:06
Se la sospensione delle consegne della posta sono, in effetti, sospese volontariamente e deliberatamente non solo a Voi ma anche alla Vs zona, potrebbe configurarsi il reato in ragione anche della sola “turbativa” o prodotta irregolarità del servizio pubblico. Ad esempio: Cass. Pen. n. 11683/2011, in cui la responsabile di un ufficio postale è stata condannata per la immotivata chiusura dell'ufficio per solo mezz'ora. Occorrerà, tuttavia, previo accertamento tramite CC.
29/04/2013 22:21:54
Gentile Avvocato.. ho visto che dato molte risposte.
Nel mio caso l'enel ha subito il furto di un trasformatore lasciando la zona sprovvista di corrente. Io sono l'unico abitante della zona e devo aspettare che l'azienda distributrice completi le gare di appalto per le squadre di intervento che dovranno operare. Ad oggi sono passati 24 gg che vivo ospite di un collega senza lavatrice e senza poter ospitare mia figlia nei week prestabiliti con la mia ex moglie. C'è un interruzione di servizio? posso avanzare denuncia per un risarcimento? Grazie per la gentile attenzione.
20/05/2013 22:48:56
Anche l'Enel parrebbe 'danneggiata' per il fatto di terzi (furto). Non vi sarebbe dolo. Se, come dite, si sarebbero attivati, pur secondo le procedure e le tempistiche burocratiche del caso, riterrei più fondata un'azione civile attraverso un procedimento d'urgenza (700 c.p.c.).
14/06/2013 11:14:28
Gentlissima Dottoressa,
ieri sera nel condominio in cui dimoro è venuta a mancare il servizio di erogazione dell'acqua. L'amministratore, immediatamente contattato, che candidamente ha confessato di non aver pagato la bolletta a causa di alcuni condomini morosi. Neesuno del condominio era stato avvertito di ciò e nessun allarme ci è pervenuto avvisandoci di una possibile chiusura dell'erogazione dell'acqua. L'amministratore ha affermato inoltre di non aver ricevuto alcun avviso da parte dell'ente erogatore. In questo caso è valutabile una denuncia per interruzione del servizio? L'amministratore del condominio può essere chiamato in causa con richiesta di risarcimento danni per non averci avvisato? Grazie.
29/08/2013 18:13:21
La società erogatrice del servizio, in caso di morosità, è legittimata contrattualmente a sospendere la prestazione. Quanto al preavviso, dovrete verificare la previsione contenuta nelle norme contrattuali (può essere che l'avviso di morosità fosse incluso nelle precedenti bollette non pagate).
Non si tratta di reato.
Si tratterà, al più, di valutazione da parte Vs della correttezza dell'operato dell'Amministratore.