Spettacoli pubblici contravvenzioni: definizione
Le contravvenzioni per gli spettacoli pubblici sono
disciplinate dall'articolo 666 del Codice Penale. Esso stabilisce che chi
dà spettacoli o si produce in esibizioni di altra natura in un
luogo pubblico, in un luogo aperto al pubblico o in un luogo esposto al
pubblico senza la licenza dell'autorità deve essere punito con una sanzione
amministrativa pecuniaria che può andare da un minimo di 258 euro a un massimo
di 1549 euro. La stessa contravvenzione viene applicata anche per chi apre
circoli, sale di audizione o sale da ballo. Per quel che riguarda il concetto
di "dare spettacolo", la giurisprudenza riconduce a questa ipotesi
solo le attività che vengono realizzate in forma imprenditoriale; devono essere
escluse, di conseguenza, le riunioni private. Sempre l'articolo 666 del Codice
Penale precisa che chi dà spettacoli pur essendosi visto
negare, sospendere o revocare la licenza è tenuto a pagare una sanzione
amministrativa pecuniaria più elevata, da un minimo di 413 euro a un massimo di
2478 euro.
Che cosa succede se un'attività viene svolta senza
licenza?
L'articolo 666 del Codice Penale segnala che, in
difetto di licenza, deve essere disposta la conclusione dell'attività. Nel caso
in cui tale attività venga effettuata in un locale per cui è stato rilasciato
un titolo abilitativo (o un'autorizzazione) per l'esercizio di un'attività di
tipo differente, il locale può essere chiuso fino a sette giorni se si verifica
una reiterazione delle violazioni.
1. Per le sanzioni amministrative è necessario il dolo?
No, in questi casi il dolo non è
necessario: la colpa è sufficiente.
2. Che cosa si intende per "contravvenzione"?
La contravvenzione è un tipo di
reato: perché possano sussistere le contravvenzioni non è indispensabile la
presenza dell'elemento soggettivo. Ciò vuol dire che la condanna per il reato
contravvenzionale non dipende dalla presenza della colpa o del dolo da parte
del soggetto che se ne è reso responsabile. Le contravvenzioni vengono punite
in maniera meno grave rispetto ai delitti: per le prime sono previsti l'arresto
o l'ammenda, mentre per i secondi sono previsti la multa, la reclusione o
l'ergastolo.
3. Come si ottiene la licenza per spettacoli e trattenimenti pubblici di natura temporanea?
La domanda per ottenere la licenza deve essere
presentata all'Ufficio di Polizia Amministrativa: si tratta di una domanda in
carta da bollo che deve essere indirizzata al sindaco della città in cui si
svolgerà lo spettacolo. Il sindaco non può concedere la licenza per
l'apertura di un luogo di spettacolo pubblico se prima non ha
affidato a una commissione tecnica la verifica dell'igiene, della sicurezza e
della solidità dell'edificio, oltre che della presenza di uscite di emergenza
da usare in caso di incendio. Senza licenza del sindaco non possono essere
aperti circoli, non possono essere organizzate feste da ballo, non possono
esercitare scuole da ballo e non possono svolgersi corse di cavalli.
4. Quali sono le norme che disciplinano il settore?
Le norme relative alle rappresentazioni, riconducibili
all'articolo 68 del Tulps, hanno lo scopo di tutelare il buon costume, l'ordine
pubblico e la morale; le norme relative ai locali, riconducibili all'articolo
80 del Tulps, hanno lo scopo di garantire il rilascio delle licenze unicamente
nel caso in cui gli stabili che dovranno accogliere le rappresentazioni e
gli spettacoli siano in possesso delle caratteristiche di
sicurezza necessarie a garantire l'incolumità pubblica. L'intervento
dell'autorità amministrativa, dunque, nel secondo caso è preventivo.