Appropriazione di cose smarrite: definizione
L'appropriazione di cose smarrite è un reato previsto dall'articolo 647 del Codice Penale (appropriazione di cose smarrite, del tesoro o di cose avute per errore o caso fortuito), che stabilisce una pena (multa da 30 a 309 euro o reclusione fino a un anno) chiunque si appropri di denaro o altre cose smarrite da lui trovate non rispettando le prescrizioni della legge civile relative all'acquisto della proprietà di cose trovate. Lo stesso avviene anche per chi si appropria di cose di cui è entrato in possesso per caso fortuito o per errore altrui o per chi si appropria di una parte o della totalità di un tesoro sottraendone la quota che spetta al proprietario del fondo. L'appropriazione di cose smarrite può essere punita solo a querela della persona offesa. La pena viene aumentata, con reclusione fino a due anni, nel caso in cui il colpevole conosca il proprietario della cosa di cui è entrato in possesso. Va notato, infine, che l'appropriazione indebita di cose smarrite è ben diversa rispetto alla ricettazione.
Che differenza c'è tra cose smarrite e cose dimenticate?
In apparenza, le due situazioni potrebbero essere paragonabili, ma in realtà sono ben diverse: nel caso in cui si entri in possesso di una cosa dimenticata, infatti, non si è in presenza di appropriazione di cose smarrite ma di un furto vero e proprio. Il reato previsto dal dispositivo 647 del Codice Penale, in sostanza, prevede che la cosa sia stata smarrita, il che vuol dire che deve essere uscita dalla sfera di sorveglianza di chi la possedeva in modo che il possessore non abbia più la possibilità di ripristinare il suo potere sulla cosa stessa.
Qual è la ratio legis?
La ratio che giustifica questa disposizione è discussa, e, in effetti, non è identificata in dottrina all'unanimità (un po' come accade con l'appropriazione indebita). Secondo alcuni, lo scopo è quello di rispettare il vincolo di destinazione che contraddistingueva in origine la cosa; secondo altri, si tratta di tutelare il diritto di proprietà; secondo altri ancora, in gioco è l'infedeltà patrimoniale.
Un avvocato penalista.