Danneggiamento dei beni assicurati: definizione
Il fraudolento danneggiamento dei beni assicurati è, insieme con la mutilazione
fraudolenta della propria persona, un reato previsto dall'articolo 642 del
codice penale, che prevede la reclusione per un periodo minimo di un anno fino
a un periodo massimo di cinque anni per chiunque alteri o falsifichi una
polizza o i documenti necessari per la sottoscrizione di un contratto di
assicurazione, oppure occulti, deteriori, disperda o distrugga cose che gli
appartengono con l'obiettivo di usufruire di un vantaggio connesso al contratto
di assicurazione (per esempio, il conseguimento di un indennizzo,
per sé o per un'altra persona). Tali disposizioni vengono applicate anche nel
caso in cui il reato venga compiuto nei confronti di un assicuratore italiano
in un Paese straniero: si tratta di un delitto che può essere punito a querela
della persona offesa.
Come si riconosce il fraudolento danneggiamento dei beni
assicurati?
Per verificare la sussistenza di un fraudolento danneggiamento
dei beni assicurati è
necessario provvedere a un accertamento assicurativo: esso permette di
calibrare l'attività di ispezione e di investigazione con la massima
precisione, ma anche di valutare con cognizione di causa e in maniera
preventiva le iniziative giudiziarie che possono essere messe in pratica.
1. Quando si verifica un danneggiamento dei beni assicurati che porta a una frode ex art 642 del codice penale?
Tale circostanza si concretizza tutte le volte che viene posto
in essere un comportamento finalizzato a conseguire un vantaggio correlato a un contratto
di assicurazione per
simulare un sinistro che in realtà non è mai avvenuto o magari delle
conseguenze più gravi delle condizioni subite in realtà.
2. Che differenza c'è tra l'articolo 640 e l'articolo 642 del codice penale?
Il primo prevede un periodo di reclusione da un minimo di sei
mesi a un massimo di tre anni per chi procuri un ingiusto profitto per sé o per
un'altra persona, con altrui danno, tramite raggiri o artifici: si parla, in
questo caso, semplicemente di truffa. L'articolo 642, invece, identifica una
ipotesi criminosa speciale, che include i diversi elementi che
contraddistinguono una truffa, ma in più comprende lo scopo di tutelare il
patrimonio dell'assicuratore come elemento specializzante. In altri termini i
due articoli presentano la stessa struttura, con la differenza che nel reato di
truffa il soggetto attivo, gli interessi tutelati e l'elemento materiale dei
raggiri sono generici, mentre nel reato di fraudolento danneggiamento
dei beni assicurati essi
sono speciali e specifici. Nel contesto delle frodi alle assicurazioni, le più
diffuse sono le ipotesi previste dall'articolo 642, con la norma che intende
proteggere gli interessi patrimoniali delle compagnie assicurative.
3. Che tipo di reato è il danneggiamento dei beni assicurati?
Esso può essere considerato come un reato di pericolo a
consumazione anticipata, per cui la soglia di punibilità viene anticipata al
momento in cui si realizza il rischio che la condotta dell'agente possa
minacciare il bene giuridico tutelato. Per la consumazione delle figure
delittuose non è indispensabile che il fine perseguito venga raggiunto: nel
caso in cui ciò avvenga, ad ogni modo, la circostanza può essere presa in
considerazione come un'aggravante. Nel momento in cui si verifica il reato di frode in assicurazioni, esso può essere
punito a prescindere dal fatto che sia stato realmente conseguito o meno un
vantaggio grazie alla frode stessa. Si parla, in tal senso, di norma penale
mista.