Frode in emigrazione: definizione
La frode in emigrazione è un reato previsto dall'articolo 645 del codice penale, secondo il quale deve essere punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da un minimo di 309 a un massimo di 1.032 euro chiunque prometta per sé o per altri o si faccia consegnare una somma in denaro o altra utilità, con notizie false o con asserzioni mendaci, come compenso per indurre una persona a emigrare, eccitandola a compiere tale azione o avviandola verso un Paese differente rispetto a quello in cui era intenzionata a trasferirsi. Nel caso in cui il fatto sia compiuto danneggiando due o più persone, è previsto un aumento della pena.
Che cosa si intende con "eccitazione all'emigrazione"?
Quando si parla di eccitazione all'emigrazione, si fa riferimento all'azione tramite la quale si suscita un proposito che prima non esisteva in un'altra persona o si rafforza un proposito che era già presente.
Qual è la ratio legis?
Lo scopo è quello di tutelare il patrimonio individuale di chi emigra, in quanto persone che agiscono unicamente a fini di lucro potrebbero carpirne la buona fede: proprio per questo motivo è stata prevista questa speciale ipotesi di truffa.
Un avvocato specializzato in diritto dell'emigrazione.