Delitti contro lo stato di famiglia: definizione
I delitti contro lo stato di famiglia fanno parte dei delitti contro la famiglia indicati dall'XI titolo del codice penale. Essi vengono identificati nel III Capo, in tre articoli differenti: il 566, il 567 e il 568.
Quali sono i delitti contro lo stato di famiglia?
I delitti contro lo stato di famiglia sono la supposizione o soppressione di stato, l'alterazione di stato e l'occultamento di stato di un figlio. La supposizione o soppressione di stato, indicata dall'articolo 566, si configura nel momento in cui una persona fa figurare una nascita inesistente nei registri dello stato civile o sopprime lo stato civile di un neonato occultandolo. In pratica, chi finge o nasconde una nascita è punito con la reclusione, per una pena che va da un minimo di tre a un massimo di dieci anni. L'alterazione di stato, indicata dall'articolo 567, si configura nel momento in cui una persona altera lo stato civile di un neonato sostituendolo: anche in questo caso, la pena prevista è la reclusione da tre a dieci anni. Non solo: si parla di alterazione di stato anche nel caso in cui nella formazione di un atto di nascita, con attestazioni o certificazioni false, venga alterato lo stato civile di un neonato: in questa circostanza la pena prevista è la reclusione da cinque a quindici anni. Infine, l'occultamento di stato di un figlio, indicato dall'articolo 568, si configura nel momento in cui una persona presenta o lascia in un luogo di beneficenza, in un orfanotrofio o in un ospizio di trovatelli un bambino iscritto come figlio riconosciuto o nato nel matrimonio iscritto nei registri dello stato civile, occultandone lo stato. La pena prevista è la reclusione da uno a cinque anni.
L'avvocato penalista, possibilmente esperto in diritto minorile o diritto della famiglia.