Tirocinio formativo o stage: definizione
Iniziamo questo articolo mettendo in evidenza le caratteristiche del tirocinio formativo o stage. Per tirocinio formativo si intende un intervallo di tempo durante il quale un soggetto viene formato, quindi acquisisce competenze che gli permetteranno di inserirsi o tornare nel mercato del lavoro. Dobbiamo sottolineare che il tirocinio formativo non si può assolutamente equiparare a un rapporto di lavoro subordinato. Solo le Regioni a disciplinare i tirocini, che si differenziano a seconda dei soggetti che vengono formati. Esistono tirocini curriculari (organizzati da scuole, università o istituti) e tirocini extracurriculari.
La legge, ferma restando la possibilità per le Regioni e le Province autonome di adottare norme che migliorano la posizione dei tirocinanti, prevede un'indennità risarcitoria minima a favore dei tirocinanti. In assenza della suddetta indennità verrà comminata un'ammenda che va dai 1.000 ai 6.000 euro; quindi alle Regioni conviene decisamente corrispondere l'indennità risarcitoria minima ai tirocinanti. Fondamentale nella regolamentazione dello stage in Italia è il D.M. n. 142 del 1998, che fa chiarezza sull'applicazione dell'art. 18 della legge n. 196 del 1997.
C'è tirocinio formativo o stage quando ci sono tre soggetti: ente promotore, azienda e tirocinante. L'ente promotore provvede a stipulare con l'azienda una convenzione in cui vengono definite le modalità di espletamento dello stage. L'azienda ha l'onere di allegare alla convenzione un documento in cui sono menzionati dati importanti relativi al tirocinio formativo, come orario di lavoro, impegni, obblighi e posizione assicurativa.
I tirocini curriculari si svolgono solitamente nell'ambito di un iter formale di formazione o istruzione; per quelli extracurricolari, invece, bisogna fare alcune distinzioni. I tirocini formativi e di orientamento, ad esempio, mirano a consentire un più facile accesso nel mondo del lavoro di chi ha conseguito un titolo di studio (diploma o laurea) entro e non oltre i 12 mesi. I tirocini di inserimento/reinserimento, invece, hanno l'obiettivo di fare entrare o rientrare subito nel mondo del lavoro disoccupati e inoccupati. E' possibile che vengano organizzati anche tirocini formativi per extracomunitari. Per tutto il periodo del tirocinio formativo, lo stagista viene assistito da un tutor aziendale e da un tutor dell'ente che ha promosso lo stage. Entrambi verificheranno il percorso dello stagista e le competenze acquisite.
Sono differenti le categorie di soggetti a cui si rivolge il tirocinio formativo. Vero è che la maggioranza degli stage vengono promossi a favore di studenti universitari, di studenti di scuole secondarie, di coloro che frequentano corsi di qualifica o specializzazione, di neolaureati o neodiplomati. Come detto in precedenza, però, possono essere promossi stage anche a favore di persone che hanno perso il lavoro, di chi ancora non è mai entrato nel mondo del lavoro, di disabili ed extracomunitari.
Sono numerosi gli enti che possono promuovere uno stage, come strutture di collocamento individuate dalle Regioni, Università e istituti d'istruzione universitaria, scuole statali e non statali autorizzate a rilasciate titoli aventi valore legale, comunità terapeutiche e cooperative sociali, oppure agenzie regionali per l'impiego. Tutti questi enti, al termine dell'esperienza formativa, possono rilasciare allo stagista un documento che attesta le competenze maturate.