Pratica collaborativa nei conflitti familiari: definizione
Diffusa negli Stati Uniti e in Canada, questa pratica si sta attualmente sviluppando anche in Europa.
Le parti non delegano a terzi le decisioni ma sono protagoniste nella ricerca di possibili soluzioni che corrispondano ai propri interessi e bisogni, pur restando comunque costantemente assistite dai rispettivi legali.
Caratteristiche fondamentali della pratica collaborativa sono le seguenti:
- l’incarico agli avvocati è limitato alla negoziazione, perciò se questa non dovesse condurre ad un accordo che soddisfi gli interessi di entrambe le parti, i legali non potranno più in nessun modo, neanche indiretto, assistere i clienti in successivi contenziosi;
- la negoziazione è regolata da un formale contratto e improntata ai principi di buona fede e trasparenza, le cui violazioni sono sanzionate con la necessaria interruzione del procedimento;
- la negoziazione si svolge secondo il metodo di Harvard;
- il procedimento è garantito da riservatezza: tutte le informazioni conosciute durante la procedura non potranno essere utilizzate in eventuali successivi giudizi.
- impegno ad utilizzare forme rispettose di comunicazione,
- allo scambio continuativo (con modalità concordate) di tutte le informazioni rilevanti, di natura economica e personale, che possano influenzare le decisioni da assumere;
- a privilegiare l’interesse ed il benessere psicofisico dei figli e salvaguardare la continuità del loro rapporto con ciascun genitore;
- a cercare di comprendere gli interessi ed i bisogni dell’altra parte senza minacciare azioni giudiziarie;
- a garantire la riservatezza delle informazioni raccolte (i documenti vengono infatti esibiti con modalità che impediscano la successiva produzione in altri contesti).
Nell’esperienza straniera, spesso si utilizza anche un coach quale facilitatore della comunicazione durante gli incontri.
Il procedimento è scandito da tappe precise e regole dettagliate, le quali non hanno una funzione formale ma sono volte a garantire interessi sostanziali delle parti in conflitto: che nessuno si senta sopraffatto, che le emozioni delle parti vengano rispettate, che si costruisca una fiducia durevole, che sia favorita la scoperta di possibilità inizialmente impensate e che possano pertanto emergere soluzioni creative, infine che l’accordo sia raggiunto solo a fronte della maturazione di un autentico consenso.
I suddetti fini sono perseguiti anche attraverso l’utilizzo di tecniche di comunicazione da parte degli avvocati volte a preservare in ogni circostanza il lavoro di squadra.
Fermo restando che, comunque, l’impegno di collaborazione non implica in alcun modo il venir meno di tutti i doveri deontologici dell’avvocato nei confronti del proprio cliente, e pertanto in primo luogo il dovere di fedeltà agli interessi dello stesso.
A fronte degli impegni assunti, i vantaggi di questa pratica sono notevoli, e si possono meglio comprendere considerando anche una prospettiva a lungo termine sulla vita delle persone che si trovano ad affrontare conflitti familiari: si rimanda alla sezione FAQ.
Per esempio, se la procedura ha ad oggetto una separazione dei coniugi o un divorzio, gli accordi vengono trasfusi in un normale ricorso per separazione consensuale o divorzio congiunto.
Taglio
L’esito positivo non è ovviamente garantito. Scegliendo la pratica collaborativa le parti si impegnano a profondere ogni sforzo per il raggiungimento di un accordo condiviso ma non rinunciano al diritto di agire in giudizio. Tale diritto potrà tuttavia essere esercitato solo allo scadere del termine previsto dal contratto di partecipazione, ovvero 30 giorni dalla comunicazione scritta di interruzione del procedimento; inoltre, come si è detto, potrà essere esercitato solo a mezzo di nuovi difensori.
E’ escluso che un solo avvocato assista entrambe le parti. Gli altri professionisti eventualmente coinvolti, invece, possono anche rivestire il ruolo di terzo imparziale nominato da entrambe le parti quale esperto per una specifica problematica.
Le parti autorizzano preventivamente la costante comunicazione tra tutti i professionisti.