Bond: definizione
Il termine inglese bond indica il certificato rilasciato dallo Stato (o altro ente) o da una società che attesta il prestito ricevuto e da rimborsare unitamente agli interessi.
Pertanto, con il termine bond oggi si fa riferimento alle obbligazioni emesse da Stati, enti e società. Per le obbligazioni societarie l'espressione comunemente utilizzata è corporate bond.
L'obbligazione (bond) è la promessa da parte dell'emittente (debitore) di rimborsare una certa somma a una determinata scadenza e di effettuare i pagamenti ricorrenti (le cedole) a titolo di remunerazione della somma presa in prestito.
I termini di rimborso del capitale e di pagamento delle cedole sono fissati al momento dell'emissione dell'obbligazione e, quindi, non dipendono dalla volontà dell'emittente (debitore). Ciò significa che quello che è stato deciso nella fase dell'emissione non può più essere modificato, se non con l'assenso del proprietario dell'obbligazione (l'investitore). Ne consegue che l'investitore in obbligazioni sa che può far conto di ricevere quanto a lui promesso dall’emittente, almeno sino a quando il debitore (l'emittente) è in grado di onorare gli impegni presi.
L'obbligazionista, quindi, corre il rischio di perdere tutto o parte dell'investimento qualora il debitore (l'emittente) non riesca a far fronte agli obblighi assunti e a pagare i debiti. Tale rischio è particolarmente accentuato nel caso in cui si investa in obbligazioni di società (o altri debitori) in difficoltà finanziarie già al momento dell'emissione.
Nelle ormai note vicende di "risparmio tradito" Cirio, Argentina, Parmalat, Giacomelli, Finmek, Lehman Brothers e altri ancora a seguito del fallimento (default) degli emittenti agli obbligazionisti non sono stati rimborsati il capitale e le cedole maturate dopo la data del fallimento.
Le emissioni obbligazionarie vengono classificate dalle agenzie specializzate che misurano e attestano la capacità dell'emittente di far fronte agli obblighi connessi al prestito obbligazionario, cioè di pagare puntualmente le cedole e rimborsare alla scadenza il capitale e attribuiscono all'emittente un
rating. Il
rating rappresenta la valutazione sintetica del merito di credito di un debitore e si applica in particolare, ma non esclusivamente, agli emittenti di titoli di debito e alle loro singole emissioni (obbligazioni). Nella scala del
rating che va da AAA (massima affidabilità) alla D (
default), le obbligazioni con un
rating inferiore a BAA o BBB rientrano nello
speculative grade (investimento speculativo) e sono solitamente chiamate
junk bond (titoli spazzatura).
I bond sono emessi da enti e società di diversa natura e la procedura di emissione varia a seconda della tipologia di società o di ente.
Dopo l’emissione, l’obbligazione destinata al pubblico risparmio può essere venduta mediante offerta al pubblico (o sollecitazione all’investimento). In tal caso l’emittente ha l’obbligo di pubblicare il Prospetto Informativo sottoposto al controllo della
Consob (vedi decreto legislativo 58/98 Testo Unico della Finanza).
In alternativa, all’emissione può seguire l’attività di collocamento sul mercato primario: l’emittente e gli intermediari collocatori che hanno curato l’operazione di emissione (cosiddetti lead manager e co-lead manager) si occupano di collocare (vendere) sul mercato primario i titoli obbligazionari emessi ad investitori professionali. Successivamente, i singoli operatori qualificati nell’ambito della loro attività di intermediazione finanziaria negoziano i titoli sul mercato secondario per conto dei clienti investitori acquistando e vendendo sulla base degli ordini impartiti dagli investitori.
L’investimento in obbligazioni termina alla scadenza del prestito. Tuttavia, l’investitore anche prima della scadenza può procedere alla vendita del titolo nel mercato di quotazione.
In caso di mancato rimborso alla scadenza o di danno subito in conseguenza dell’investimento in bond ci si può rivolgere a professionisti esperti per valutare le possibili azioni a tutela dell’investitore che abbia subito danni.
Emittente: è la società o l’ente che emette il bond. L’emittente riceve in prestito dagli obbligazionisti la somma corrispondente al valore nominale dell’obbligazione e si obbliga a restituire capitale e interessi secondo i termini e le scadenze stabilite nella fase dell’emissione.
Agenzie di rating: le principali agenzie di
rating risiedono soprattutto negli Stati Uniti, le più rappresentative sono
Moody’s,
Standard and Poor’s e
Fitch. Sono agenzie private indipendenti che, su richiesta dell’emittente, attribuiscono il
rating (valutazione sintetica del merito creditizio di un emittente/debitore). Attraverso il
rating l’agenzia specializzata misura e valuta la capacità dell’emittente di far fronte agli obblighi connessi al prestito obbligazionario di pagamento delle cedole e rimborso del capitale alla scadenza.
La valutazione sulle caratteristiche finanziarie dell’investimento può essere fornita da un consulente finanziario.
Gli obbligazionisti che abbiano subito danni per mancato rimborso del capitale e/o delle cedole possono rivolgersi ad un avvocato esperto del settore per valutare eventuali azioni a tutela dell’investitore danneggiato.