Swap: definizione
Lo swap è un contratto derivato con il
quale due soggetti si scambiano somme di denaro individuate applicando al
medesimo capitale (nozionale) due diversi parametri riferiti a due diverse
variabili di mercato (interessi, valute, tassi di mercato, merci).
In particolare, nel caso di swap sui tassi
di interesse (interest rate swap) le controparti si scambiano flussi di
pagamento di interessi calcolati su un capitale nozionale di riferimento sulla
base di criteri differenziati (ad esempio una controparte corrisponde la somma
avente ad oggetto interessi a tasso fisso, l'altra a tasso variabile).
Nel caso di swap su valute (currency swap),
una controparte scambia con un'altra una determinata quantità di valuta contro
un altro tipo di valuta. Tale tipologia di swap ha l'obiettivo di eliminare o
ridurre il rischio di cambio connesso a posizioni in valuta per due operatori
che abbiano posizioni in cambi uguali e opposte.
In virtù della variabile oggetto del
contratto, i contratti swap rientrano nella categoria dei cosiddetti "strumenti finanziari derivati", identificati ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 58/98, la cui
caratteristica è proprio quella di calcolare il loro valore in relazione ad
altri strumenti finanziari sottostanti al contratto derivato medesimo.
Avv. Giovanni Carotenuto
Ordine degli Avvocati di Roma
Studio legale Orrick, Herrington &
Sutcliffe LLP