Isolamento acustico materiali: definizione
Per l'isolamento
acustico vengono utilizzati i cosiddetti materiali fonoassorbenti, a cui si
ricorre in ambito edilizio e in ambito architettonico allo scopo di correggere
le caratteristiche dell'onda sonora dal punto di vista del riverbero. Lo scopo
di questi materiali è quello di modulare la qualità e la velocità di risposta
sonora dell'onda acustica nel momento in cui questa entra in contatto con una
certa superficie che ha determinate caratteristiche intrinseche di riflessione
sonora e di assorbimento. Le esigenze tipiche di insonorizzazione di locali
e macchinari, così come le necessità di controllo del rumore, possono essere -
pertanto - soddisfatte grazie all'adozione di materiali fonoassorbenti ed
elementi fonoisolanti. L'assorbimento acustico può essere realizzato con
modalità diverse: per risonanza di cavità, per risonanza di membrana e per
porosità. In linea di massima i materiali fonoassorbenti operano tramite
l'assorbimento per porosità; c'è bisogno di elementi strutturali complessi,
invece, per l'assorbimento per risonanza di cavità e per risonanza di
membrana.
Quali sono i principali materiali fonoassorbenti porosi?
I materiali
fonoassorbenti porosi possono essere classificati in fonoassorbenti a celle
aperte e fonoassorbenti fibrosi: in entrambi i casi, essi si basano sul
principio di dissipazione del rumore e del suono in calore tramite i moti
convettivi.
1. Quali sono i più importanti materiali fonoassorbenti fibrosi?
Uno dei
materiali fonoassorbenti fibrosi più comuni è il sughero, che viene
considerato unanimemente come il materiale assorbente acustico migliore tra
quelli esistenti in natura: vi si ricorre, in effetti, tutte le volte in cui si
ha la possibilità di spendere senza limiti per soddisfare necessità
salutistiche ed ecologiche. Il sughero è disponibile sotto forma di pannelli
fonoassorbenti o di materassini. Molto utilizzata è anche la lana di vetro,
un silicato amorfo disponibile in commercio sotto forma di pannelli, di
materassini o di rotoli: derivata dal vetro, è anche un eccellente isolante
termico, e si caratterizza per la capacità di inglobare aria tramite una
struttura lanuginosa alquanto corposa, in virtù della quale l'onda sonora viene
dispersa in calore. Tra i suoi pregi ci sono l'alto livello di efficienza dal
punto di vista della riduzione del rumore e i costi tutto sommato bassi. Non
troppo diversa dalla lana di vetro è la lana di roccia, che viene
ricavata da un procedimento estrattivo speciale che coinvolge la roccia
vulcanica. Anche in questo caso, si può trovare il commercio in prodotto sotto
forma di rotoli e di pannelli. Ancora, un altro esempio di materiale
fonoassorbente fibroso è il truciolato di legno, che ha doti fonoisolanti e
fonoassorbenti non più che discrete: il legno truciolare, in pratica, si
ottiene con l'accorpamento delle fibre legnose che provengono dagli scarti
della lavorazione del legno e che, una volta incollate tra loro, danno vita a
pannelli molto resistenti.
2. Quali sono i più importanti materiali fonoassorbenti a celle aperte?
Tra i
materiali fonoassorbenti a celle aperte più efficaci si segnalano la vermiculite
espansa e la perlite espansa: la prima viene usata per la messa a punto di
intonaci fonoassorbenti, mentre la seconda si dimostra un perfetto coibente
acustico, oltre che per gli intonaci, anche per le intercapedini. Non può essere
dimenticato, poi, il poliuretano espanso, che può essere impiegato a
vista migliorando il comfort acustico dei locali in cui viene inserito. Lo si
trova in commercio sotto forma di materassini morbidi, ma può anche essere
insufflato.