Acustica in edilizia: definizione
Quando si parla di requisiti acustici passivi negli edifici
si fa riferimento al decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 5
dicembre 1997, scritto in applicazione della legge quadro sul rumore numero 447
del 1995.
L’applicazione di tale normativa, pur essendo datata 1997,
non è stata completamente recepita dalle amministrazioni comunali, infatti solo
alcuni Comuni a seguito di una richiesta di autorizzazione a costruire o
ristrutturare richiedono un documento sul rispetto dei requisiti acustici.
I requisiti acustici
passivi rappresentano una delle caratteristiche specifiche degli elementi
costruttivi di un edificio, che qualificano le sorgenti sonoro/acustiche
esterne ed interne dell'edificio stesso.
Tali requisiti sono:
- (T) Tempo di riverberazione;
- (Rw) Potere fonoisolante apparente (relativo alla parete di separazione tra due ambienti);
- (D2mnTw) Isolamento acustico standardizzato di facciata - dell'intera facciata di uno stabile;
- (Lnw) Isolamento al calpestio - Isolamento della parete di separazione quando è un pavimento;
- (Las max - La eq) Isolamento dal rumore prodotto dagli impianti tecnologici a servizio discontinuo (ascensori, bagni, scarichi idraulici, eccetera) ed a servizio continuo (riscaldamento, condizionatori, eccetera).
Tutti questi parametri vengono ricavati utilizzando
specifiche norme UNI.
E’ stata pubblicata il 22 luglio 2010 l’attesa norma UNI
11367 “Acustica in edilizia - Classificazione acustica delle unità immobiliari
- Procedura di valutazione e verifica in opera”.
Il meticoloso lavoro tecnico del gruppo UNI ha diviso gli
edifici in 4 classi di prestazione di isolamento acustico per prestazioni
ottime, buone, basilari e modeste in base alle capacità dei pacchetti di
isolamento e del rumore degli impianti (classe I, II, III, IV) e ha definito
limiti specifici per alberghi e ospedali in un'appendice apposita.
Luca Volontieri
Associazione Nazionale Isolamento Termico ed acustico
Vielle Acustica
Come abbiamo visto la pratica sull’acustica in edilizia prende due strade, progettazione e collaudo.
Per tutte le attività riguardanti l’acustica ambientale o edilizia si fa riferimento ad un “tecnico abilitato”, l’abilitazione viene data dalla Regione di appartenenza dove una volta approvata l’esperienza e la capacità del tecnico lo riconosce nella figura professionale di Tecnico Competente in Acustica Ambientale ai sensi della legge 447/95.