Progettazione allarme antincendio: definizione
La progettazione di un allarme antincendio deve essere
elaborata secondo le norme UNI e le norme CEI affinché gli impianti possano
essere realizzati secondo la regola dell'arte. Un impianto di allarme incendio
è composto da un insieme di dispositivi elettronici differenti che hanno lo
scopo di rilevare, all'interno di un edificio, la presenza di un incendio, ma
anche di segnalare l'allaerme sia visivo che sonoro a chi si trova nel
fabbricato, ai soccorritori esterni e alla portineria, se presente. La
progettazione può variare a seconda della destinazione: gli impianti possono
essere messi in funzione negli edifici pubblici, nei centri commerciali, nei
grandi magazzini, nelle cliniche sanitarie, negli ospedali, nei complessi
alberghieri, negli edifici pluripiano e negli stabilimenti industriali.
Come è fatto un allarme antincendio
Il funzionamento di un allarme antincendio si basa su una
centralina di allarme che riceve da alcuni dispositivi di rivelazione il
segnale e che, poi, attraverso i dispositivi di segnalazione, come le sirene,
trasmette l'allarme all'esterno. I dispositivi di rivelazione forniscono, quindi,
l'input: può trattarsi di pulsanti di allarme manuali o di dispositivi di
rivelazione di fumo o incendio. I dispositivi di segnalazione, d'altro canto,
costituiscono l'outpur: oltre che di sirene acustiche, può trattarsi anche di
pannelli luminosi lampeggianti, in genere di colore rosso.
1. Cos'è la centralina di allarme incendio?
Il fulcro della progettazione di un allarme incendio va individuato, come
detto, nella centralina, che non è altro che l'unità di controllo
dell'impianto: di solito è collocata in un locale di controllo, come
per esempio la portineria, dove può essere controllata da personale di
sorveglianza. Tutti i dispositivi dell'impianto sono collegati alla centralina
attraverso delle specifiche linee elettriche: non solo i pannelli luminosi e le
sirene, ma anche i dispositivi di segnalazione ai soccorritori esterni. La gestione
del segnale da parte della centralina dipende dai piani di intervento
programmati, fermo restando che esistono tipi di centrali differenti, che
variano a seconda dell'identificazione dei sensori, della tipologia di
controllo e del numero di sensori che possono essere collegati.
2. Come funzionano i pulsanti manuali di allarme?
Nell'ambito della progettazione di un allarme antincendio non ci si può
dimenticare dei pulsanti manuali di allarme, che hanno il
compito di permettere a chiunque di attivare il segnale di allarme in presenza
di un incendio: tali pulsanti si trovano, di solito, nei corridoi, nei vani
scale e nei pressi delle uscite degli edifici. Secondo i "Criteri generali
di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di
lavoro" esplicitati nell'Allegato IV del DM del 10 marzo del 1998, gli
avvisatori manuali devono poter essere raggiunti con un percorso di non più di
30 metri, e vanno posizionati a un'altezza non inferiore ai 100 centimetri e
non superiore ai 140 centimetri. Per ciascun compartimento devono essere
previsti e installati almeno due pulsanti.
3. A cosa servono i pannelli luminosi lampeggianti?
I pannelli luminosi lampeggianti sono dispositivi collegati
alla centralina di allarme di segnalazione luminosa che emettono una luce rossa
intermittente in caso di principio di incendio: caratterizzati dalla scritta
"Allarme incendio", permettono a tutti i presenti di essere
consapevoli che è in corso una possibile emergenza. Questi pannelli sono
collocati in corrispondenza delle sirene acustiche nei corridoi sulle pareti,
così che il segnale di allarme sia in grado di raggiungere anche le persone non
udenti in modo istantaneo.