Società semplice liquidazione: definizione
La liquidazione di una società semplice avviene nel momento in cui si concretizza una causa di scioglimento della stessa: a questo punto, infatti, la società non viene subito estinta ma entra in stato di liquidazione in maniera automatica. Durante il procedimento di liquidazione, i debiti sociali vengono pagati e il residuo attivo eventualmente presente viene distribuito tra i soci. A questo punto gli amministratori hanno la facoltà di occuparsi unicamente degli atti urgenti con l'obiettivo di definire i rapporti in corso; il loro posto viene preso dai liquidatori che vengono nominati, i quali - tuttavia - non possono intraprendere operazioni nuove. Nel caso in cui questo divieto venga violato, i liquidatori saranno chiamati a rispondere per gli affari intrapresi in prima persona e in solido.
Quando avviene la liquidazione della società semplice?
La liquidazione della società semplice avviene nel caso in cui l'oggetto sociale sia stato conseguito; nel caso in cui sia decorso il termine di durata stabilito nel contratto sociale, a meno che non vi sia una proroga della società, che può essere tacita o espressa; nel caso in cui sia sopravvenuta l'impossibilità di conseguire l'oggetto sociale, per esempio per colpa di una paralisi completa dell'attività sociale dovuta a una discordia tra i soci; nel caso in cui venga meno la pluralità dei soci, e quindi resti un socio solo, senza che venga ricostituita nel giro di sei mesi; nel caso in cui tutti i soci manifestino la volontà di liquidare la società, a meno che non sia possibile - secondo quanto previsto dall'atto costitutivo - deliberare lo scioglimento anticipato a maggioranza; nel caso in cui si verifichino altre condizioni che siano state previste in maniera esplicita all'interno del contratto sociale.
Gli amministratori di una società semplice e i liquidatori che vengono individuati nel contratto sociale o sono nominati con il consenso della totalità dei soci.