Sportello Unico per l’Immigrazione: definizione
Lo Sportello Unico per l'Immigrazione è istituito in ogni
provincia presso la prefettura: il suo compito è quello di occuparsi del
procedimento che riguarda l'assunzione, a tempo indeterminato o a tempo
determinato, di lavoratori subordinati stranieri. Le sue competenze si
estendono anche alla conversione del permesso di soggiorno, al ricongiungimento
familiare e alla procedura informatica relativa alla somministrazione del test
di conoscenza della lingua italiana.
Come opera lo Sportello Unico per l'Immigrazione?
Uno dei compiti principali dello Sportello Unico per l'Immigrazione è quello
dell'accoglienza delle domande di lavoro presentate da parte
dei cittadini extra-comunitari che devono essere assunti, sia a tempo
determinato che a tempo indeterminato. Ai fini dell'assunzione è indispensabile
presentare la domanda presso l'ufficio della provincia in cui si svolgerà la
prestazione lavorativa. Il numero massimo di extra-comunitari
che ogni anno vengono ammessi a lavorare in Italia è stabilito dal cosiddetto
decreto flussi. Una volta verificata la sussistenza delle condizioni che
rendono possibile l'accoglienza delle domande, lo Sportello Unico fornisce il
nulla osta al lavoro, ovviamente dopo aver verificato i dati anagrafici dei
lavoratori e i visti rilasciati dal consolato.
1. Quali sono i compiti dello Sportello Unico per l'Immigrazione dal punto di vista del ricongiungimento familiare?
La mansione dello Sportello è quella di fornire il nulla osta al
ricongiungimento familiare: questa autorizzazione può essere rilasciata
per i coniugi maggiorenni non legalmente separati, per i figli maggiorenni a
carico (se non sono in grado di provvedere alle proprie esigenze di vita
indispensabili per ragioni oggettive, per esempio a causa di un'invalidità
totale o comunque di gravi condizioni di salute), per i figli minori non
coniugati (a patto che sia presente il consenso dei genitori) e per i genitori
a carico (nel caso in cui nel Paese di provenienza o origine non ci siano altri
figli).
2. In cosa consiste il test di conoscenza della lingua italiana?
Lo Sportello Unico per l'Immigrazione gestisce anche le pratiche che
riguardano la somministrazione del test di conoscenza della lingua
italiana: la legge, infatti, prevede che per ottenere il permesso di
soggiorno per un lungo periodo i cittadini extra-comunitari debbano effettuare
e superare un test di lingua italiana. Proprio lo Sportello si occupa della
gestione della procedura, che avviene per via telematica. Una volta che il
cittadino straniero ha presentato la richiesta per lo svolgimento della prova,
viene convocato dalla prefettura (se la domanda è stata accettata) entro 60
giorni dalla data in cui l'istanza è stata presentata. Se, invece, non sono
stati rispettati dei requisiti o sussistono delle altre irregolarità,
al richiedente viene trasmessa una comunicazione in cui sono specificati i
requisiti mancanti, in modo tale che le informazioni possano essere
rettificate. Nel caso in cui il test non venga superato, la prova può essere
ripetuta, previa la presentazione di un'altra richiesta per via
telematica.
3. In cosa consiste la conversione del permesso di soggiorno?
Un permesso di soggiorno concesso per studio o per tirocinio
può essere convertito in un permesso di soggiorno per lavoro subordinato: è lo
Sportello Unico per l'Immigrazione a ricevere le richieste in materia e a dar
loro seguito. I cittadini extra-comunitari che vivono in Italia regolarmente
hanno la possibilità di chiedere che il proprio permesso di soggiorno venga
convertito: per l'accettazione è indispensabile accertare la
disponibilità di quote per gli ingressi per lavoro subordinato.