Opere di consolidamento edilizio: definizione
Le opere di consolidamento edilizio riguardano
tutti quegli interventi che hanno lo scopo di far recuperare le caratteristiche
strutturali di un edificio che sono venute meno per colpa del degrado,
dell'usura, del trascorrere degli anni, di un'azione sismica o di altre cause.
Nella maggior parte dei casi, tali opere vengono realizzate su strutture in
murature portante: affinché possano avere buon esito, tuttavia, è necessaria
una conoscenza della costruzione storica, in modo tale che possa essere
valutata in maniera adeguata la sicurezza sismica dell'edificio. Le indagini
che vengono messe in pratica hanno a che fare con la conoscenza delle
fondazioni e del sottosuolo, con la ricostruzione della storia della struttura,
con l'identificazione della struttura e della costruzione, con
l'identificazione dei materiali, con il rilievo geometrico di fessurazione e
con la valutazione dello stato di degrado dei materiali.
Come si realizzano le opere di consolidamento
edilizio?
Per le opere di consolidamento edilizio sono
necessarie delle indagini, che possono essere dirette o indirette in funzione
del loro grado di invasività. Gli strumenti adottati a questo scopo sono
molteplici, dai georadar agli endoscopi, passando per gli sclerometri: la
fotometria, la termografia, la magnetoscopia, la tomografia sonica, il
carotaggio, la prova a trazione diagonale della muratura e la prova ultrasonica
sono alcuni esempi dei test che possono essere effettuati.
1. Come si effettua il monitoraggio delle opere di consolidamento?
Il controllo visivo della struttura è molto importante
perché permette di individuare le fessure eventualmente presenti: se ne possono
trovare di nuove oppure si può scoprire se quelle di cui si era già a
conoscenza si sono allargate. Il movimento delle lesioni, la
rotazione degli elementi e gli spostamenti della costruzione possono essere
riscontrati con facilità; si può procedere, inoltre, a misurazioni di vario
genere, da eseguire direttamente sul posto o con il supporto di strumenti che,
attraverso centraline per la trasmissione telematica, inoltrano i dati a
distanza. Le mire ottiche, i vibrometri, i rilievi topografici, gli
assestimetri, i piezometri, gli inclinometri, i rilievi fotogrammetrici, i
fessurimetri, i distanziometri laser, i misuratori di giunti e i clinometri da
parete possono essere scelti di volta in volta, a seconda delle necessità.
2. Quali sono gli obiettivi delle opere di consolidamento?
Se è vero che lo scopo principale è quello di favorire
la conservazione del manufatto, è altrettanto vero che ci sono
anche altri obiettivi da perseguire: il mantenimento del funzionamento
strutturale, per esempio, o la valutazione della possibilità di inserire opere
impiantistiche. Come è ovvio, tanto minore è il numero di interventi e tanto
più ridotto è il loro impatto quanto più è facile assicurare la conservazione
dell'originalità del manufatto. Occorre, per altro, evitare di aumentare la
rigidezza in modo esagerato, dal momento che se viene incrementata in un punto
solo la rigidezza può avere effetti collaterali non desiderati.
3. Quali sono le strategie di intervento a cui ricorrere?
Un esempio di strategia di intervento è
il cambio di destinazione d'uso, che comporta una riduzione dei carichi in
gioco, ma si può decidere anche di rinforzare gli elementi resistenti.
L'aumento della duttilità non è per forza alternativo rispetto all'aumento
della resistenza: le due situazioni possono essere complementari. Ogni volta
che se ne ha la possibilità, inoltre, è preferibile ridurre le masse. Da non
dimenticare l'inserimento di controventi, di protezioni passive di base o di
altri elementi per il miglioramento della sicurezza.