
Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati (L.13/89)
A far fede dall’entrata in vigore della legge, la disciplina della progettazione
architettonica ex novo ha posto sempre maggiore attenzione nei confronti della
fruibilità degli spazi comuni e privati in edifici di nuova costruzione da
parte delle persone diversamente abili, sia che siano esse stesse condomini
all’interno dell’immobile, sia che si tratti di visitatori occasionali;
purtroppo tale adeguamento non sempre è possibile all’interno di un edificio
esistente.
Per barriera architettonica si intende “qualsiasi elemento costruttivo che
impedisca limiti o renda difficoltosi gli spostamenti, i movimenti, l'accesso e
la fruibilità degli spazi" (DM 236/89) come scalini d’ingresso, scale di
distribuzione, porte di accesso agli alloggi o alle parti comuni di dimensione
non adeguata.
Prima di tutto necessario verificare con un tecnico competente la fattibilità
delle opere di adeguamento e in caso le condizioni architettoniche e
strutturali dell’edificio lo permettano, il condomino interessato deve
sottoporre all’assemblea di condominio la richiesta esecuzione delle opere
definite fattibili con i tecnici.
Il testo di legge tra le altre cose rivede e modifica le maggioranze necessarie
in assemblea a deliberare tale tipo di lavori: in prima convocazione sarà
sufficiente il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti
all’assemblea in rappresentanza di almeno 500 millesimi di proprietà, mentre scende
ad un terzo nel caso di seconda convocazione. L’assemblea è tenuta a deliberare
entro tre mesi, trascorsi i quali il condomino interessato può procedere a
propria cura e spese nel rispetto dei diritti di terzi: in ogni caso non potrà
pretendere la partecipazione economica del condominio alle spese sostenute.
E’ prevista inoltre la possibilità di accedere ad agevolazione fiscali e contributi statali e/o regionali previsti per questo tipo di opere: chi fosse interessato ad accedere a tali fondi è tenuto a presentare la richiesta presso l’ufficio del comune competente, compilando un modulo apposito, prima dell’inizio dei lavori.