
Nei giorni scorsi è entrata in vigore la nuova normativa che regola l'utilizzo delle caldaie ad uso domestico ed il riscaldamento centralizzato nei condomini. Cosa cambia per il consumatore e quali sono gli obblighi previsti dalla legge europea?
Valvole sui termosifoni: un obbligo (ma non per tutti)
La nuova legge prevede che tutti i termosifoni debbano essere muniti di una valvola che ne consente la regolazione in maniera autonoma. Questa norma non è però per tutti, ma è riservata gli impianti di riscaldamento centralizzati, come quelli presenti nei condomini. Per applicare in maniera corretta al norma, ogni appartamento deve essere dotato di questo tipo di dispositivo, che consentirà di ridurre le emissioni di calore non necessario, e di conseguenza le emissioni di CO2 nell'atmosfera. Se il minor impatto ambientale del riscaldamento domestico è la nota positiva del provvedimento, per alcune persone un aspetto negativo è rappresentato dai costi da sostenere per l'adeguamento degli impianti, che dovranno essere a carico dei singoli proprietari degli appartamenti. Tuttavia l'acquisto delle valvole in questione non dovrebbe rappresentare una spesa ingente. Una precisazione: la norma non si applica agli impianti autonomi, anche se siti in unità condominiali.
Caldaie: ok solo le pompe di calore e la condensazione
Un altro importante aspetto della stessa norma è quello che regola l'utilizzo delle caldaie per il riscaldamento domestico. Infatti la norma europea ha di fatto reso obsolete tutte le caldaie con un sistema diverso dalla pompa di calore o dalla condensazione, ritenute più vantaggiose dal punto di vista del risparmio energetico. La minore quantità di energia utilizzata per il funzionamento di questi sistemi dovrebbe quindi tradursi in un risparmio anche per le bollette dei consumatori.
Chi ha un tipo di caldaia diversa già installata non dovrà però preoccuparsi, perché le caldaie in uso potranno continuare ad essere utilizzate, fino alla sostituzione delle stesse. Anche i rivenditori però non dovranno rottamare tutte le caldaie diventate obsolete. Infatti la legge prevede che siano autorizzati a tenere in magazzino le caldaie di tipologia diversa dal quelle a condensazione ed a pompa di calore, fino ad esaurimento delle stesse.
Al momento non è dato sapere come i produttori si orienteranno per la produzione dei pezzi di ricambio dei modelli divenuti non più a norma di legge, un aspetto al momento trascurabile in quanto la reperibilità dei ricambi dovrebbe essere assicurata ancora a lungo.