Piano di lottizzazione privata: definizione
Un piano di lottizzazione privata è uno strumento urbanistico che ha per ambito una porzione di territorio che è destinata all’edificazione: è obbligatorio ricorrervi tutte le volte che si intende dare vita a un intervento edilizio che, a prescindere dalle prescrizioni del piano con finalità programmatiche, aggravi la situazione delle opere di urbanizzazione già esistenti o implichi delle opere di urbanizzazione nuove. In sostanza, un piano di lottizzazione privata è una specificazione delle scelte effettuate dallo strumento urbanistico previsto. Dopo che è stato concesso il nulla osta alla lottizzazione, è necessario che la costruzione successiva riceva un assenso preventivo con concessione edilizia.
Quanto dura il piano di lottizzazione privata?
Il piano di lottizzazione privata è corredato da una convenzione attraverso la quale il lottizzante si impegna a corrispondere gli oneri inerenti pro quota, a cedere le aree necessarie e a portare a termine le opere di urbanizzazione che l’intervento comporta. In linea di massima di piano ha un’efficacia di dieci anni, ma nella convenzione può essere stabilito diversamente: entro questo periodo devono essere eseguite le cessioni previste e realizzate le opere di urbanizzazione. Per quel che riguarda l’ultimazione dell’edificazione, se il termine finale stabilito nella convenzione non vale anche per la realizzazione dei fabbricati può avvenire anche dopo la scadenza dei dieci anni. Se un privato non predispone la bozza di piano di lottizzazione, pur essendo stato invitato formalmente a farlo dall’amministrazione comunale, è la stessa amministrazione che può provvedere di ufficio.
Un piano di lottizzazione privato prevede un iter di approvazione piuttosto lungo ed elaborato, che comprende la deliberazione della giunta comunale e il successivo esame della commissione consiliare di competenza; dopodiché il consiglio comunale deve procedere all’approvazione, vale a dire all’adotazione. A questo punto il piano di lottizzazione è pubblicato per 45 giorni all’albo pretorio: durante questo periodo possono essere accolte le osservazioni di tutti gli enti interessati e dei cittadini. Non solo: il piano di lottizzazione è inviato anche alla Provincia e alla Regione, così che gli organi superiori di pianificazione possano esprimere la propria opinione sulla base delle leggi regionali; nel caso in cui il piano coinvolga anche delle aree vincolate può intervenire la Sovrintendenza ai Beni Culturali. Quindi, la giunta approva il piano con una nuova delibera dopo avere accolto le osservazioni eventualmente presentate dalla Provincia e dalla Regione, per poi presentarlo in consiglio comunale per un ulteriore passaggio in commissione. Infine, si concretizza l’approvazione definitiva, con il piano di lottizzazione che diviene esecutivo dopo la stipula della convenzione per le opere di urbanizzazione.
