Abbandono di minori e incapaci: definizione
L'abbandono di minori e incapaci, nel diritto penale italiano, è un delitto previsto dall'articolo 591 del Codice Penale, che viene punito con un periodo di reclusione che può andare da un minimo di sei mesi a un massimo di cinque anni. La procedibilità è di ufficio, mentre la competenza è del tribunale monocratico; si tratta di un delitto contro incolumità individuale e contro la vita.
Chi può commettere questo reato?
Possono incorrere nel reato di abbandono di minori e incapaci tutte le persone che sono tenute alla cura e alla custodia di un minorenne o di un soggetto che non è in grado di provvedere a sé stesso, in virtù della propria posizione giuridica particolare: non solo i genitori, quindi, ma anche - per esempio - gli insegnanti. Quando si parla di cura si fa riferimento alle prestazioni protettive che devono essere fornite nei confronti di persone che hanno esigenze specifiche, magari perché sono portatrici di handicap o perché soffrono di patologie particolari; quando si parla di custodia, invece, si fa riferimento al dovere - che può anche essere momentaneo - di sorvegliare una o più persone in maniera diretta o immediata.
Un avvocato penalista.