Appalti condominiali: definizione
Per gli appalti condominiali può essere consigliabile redigere un progetto in forma scritta che includa una descrizione delle opere compiuta su sistemi tecnici. Va messo in evidenza, in ogni caso, che per gli appalti condominiali - che sono privati - il progetto non è obbligatorio, nel senso che non è necessario dal punto di vista giuridico per la validità di un contratto. Esso può essere richiesto per scopi amministrativi, ma non è prevista una disciplina vincolante in merito. L'articolo 1655 del codice civile stabilisce che un appalto non è altro che il contratto tramite cui una parte assume il compimento di un servizio o di un'opera per un corrispettivo in denaro. Ovviamente gli appalti condominiali prevedono che le due parti coinvolte siano il condominio e l'impresario, cioè l'impresa che viene selezionata per compiere i lavori.
Quali sono le regole che vanno prese a riferimento per gli appalti condominiali?
Per gli appalti condominiali, che in genere riguardano l'affidamento dei lavori di manutenzione sia straordinaria che ordinaria del condominio o di una parte di esso, è necessario tenere in considerazione le regole previste dall'appalto e quelle dettate in materia di deliberazione. Per quel che riguarda la manutenzione ordinaria, essa può essere decisa dall'amministratore, dal momento che secondo la legge è a lui che spetta l'incarico di ordinare l'esecuzione degli interventi di questo genere, o dall'assemblea, cui è conferita la competenza per la conservazione e la gestione delle parti in comune dello stabile. Il contratto di appalto è differente rispetto alla prestazione d'opera, dal momento che l'organizzazione prevale sul lavoro individuale: se gli interventi ordinari riguardano riparazioni di lievi entità, quindi, è meglio fare riferimento a contratti di prestazione d'opera.
Un condominio, il cui legale rappresentante è l'amministratore.