Contratti commerciali appalto di servizi: definizione
Nei contratti commerciali, un
appalto di servizi ha come oggetto una prestazione che ha lo
scopo di fornire una utilità per il committente: si differenzia, quindi,
dall'appalto d'opera, che ha come oggetto la trasformazione di un materiale o
la realizzazione di un bene. Nel contratto di appalto di servizi, l'appaltatore
non è chiamato a realizzare un'opera, ma deve fornire un servizio: un servizio
che, comunque, può presupporre a sua volta il completamento di un'opera, la
quale in ogni caso è strumentale e accessoria rispetto alla fornitura del
servizio.
Cosa prevede la normativa nazionale a proposito degli appalti di
servizi?
L'articolo
43 della Costituzione del nostro Paese specifica che la legge, a fini di
utilità generale, può trasferire a enti pubblici determinate categorie di
imprese: per questo la normativa nazionale relativa agli appalti di servizi è
molto dettagliata, per favorire il massimo della correttezza, della trasparenza,
dell'efficacia, dell'efficienza e della qualità. Va detto, per altro, che
l'ordinamento comunitario è privo di
1. Come funzionano gli appalti di servizi?
Le norme che disciplinano gli appalti nel Codice Civile
riguardano soprattutto i contratti d'opera: ciò non toglie che quasi tutte
queste norme possano essere applicate anche per i contratti di servizi, a patto
che il loro contenuto venga verificato prima. Nei contratti di appalti di
servizi, è prevista la possibilità per gli appaltatori di dare l'esecuzione dei
servizi in subappalto. In più, ai committenti è concessa la facoltà di effettuare
delle variazioni rispetto ai servizi stabiliti dai contratti, a patto che agli
appaltatori venga garantito un compenso più elevato e a condizione che la
natura dei servizi non venga modificata in modo consistente. In caso contrario,
affinché gli appaltatori possano apportare dei cambiamenti è indispensabile che
venga trovato un accordo con i committenti. Ovviamente, i committenti hanno la
massima libertà e tutto il diritto di accertarsi che il contratto sia
rispettato, così come possono imporre agli appaltatori, in caso di esecuzioni
non corrette, di fare in modo che il loro compito si svolga come
necessario.
2. Quali sono i criteri di aggiudicazione?
Così come per le forniture, anche per gli appalti di servizi i criteri
di aggiudicazione sono quelli dell'offerta economicamente vantaggiosa
e del prezzo più basso. Quest'ultimo criterio viene adottato in modo
particolare quando i servizi che devono essere eseguiti devono rispettare le
prescrizioni disciplinari e tecniche previste nei bandi di gara. In sostanza,
per scegliere il contraente vengono comparati i vari prezzi offerti e si trova
quello più basso: ecco perché in genere l'aggiudicazione avviene quando si
aprono le buste che includono le offerte. Per quel che concerne il criterio
dell'offerta economicamente vantaggiosa, invece, non ci si limita a tenere
conto del prezzo più basso, ma si punta a prestare attenzione alla
particolarità del servizio che viene prestato. L'elemento che riguarda il
prezzo è ancora molto importante, ma più decisiva risulta l'identificazione
delle modalità con le quali il servizio verrà gestito.
3. Quali sono le procedure di aggiudicazione?
Le autorità aggiudicatrici hanno la possibilità di scegliere tra licitazione
privata e pubblico incanto, e cioè tra procedura ristretta e
procedura aperta; un'ipotesi da non escludere, poi, è quella che chiama in
causa la procedura negoziata.