Equa riparazione per irragionevole durata dei processi: definizione
L'equa riparazione per irragionevole durata dei processi può essere chiesto dalla persona che abbia subìto un danno - sia esso di carattere patrimoniale, sia esso di carattere non patrimoniale - proprio per colpa della durata eccessiva di un procedimento giudiziario.
Come si presenta la richiesta di equa riparazione per irragionevole durata dei processi?
Il ricorso, per i processi civili e per i processi penali davanti a giudici ordinari, deve essere proposto nei confronti del Ministro della Giustizia. L'assistenza di un avvocato è indispensabile, ma se ne sussistono le condizioni è possibile chiedere di essere ammessi al patrocinio a spese dello Stato. Il ricorso va presentato al Presidente della Corte di Appello del distretto nel quale è avvenuto il primo grado del processo in questione.
Qualunque parte di un processo - sia può trattare di un processo penale o di un processo civile - che pensi di essere stata danneggiata a causa della durata eccessiva dello stesso. Occorre, in ogni caso, che il richiedente sia stato parte in causa nel processo: ciò vuol dire, per esempio, che la persona offesa dal reato che in un processo penale non si è costituita parte civile non può richiedere né ottenere la riparazione.