Leadership situazionale: definizione
Il superiore (leader) dipende sempre di più dal comportamento dei propri collaboratori, in particolare dalla loro maturità lavorativa e psicologica; di conseguenza si può dire che è il comportamento dei collaboratori a determinare lo stile di leadership che il superiore dovrà utilizzare con loro.
Possiamo immaginare un percorso evolutivo/di sviluppo della leadership in base a due variabili:
- il compito (competenze)
 - la relazione (dedizione)
 
- Stile autoritario, il superiore definisce i ruoli dei collaboratori, dà ordini circa i modi, i tempi, i luoghi di svolgimento dei compito. Lo stile di comunicazione è a una via. Abbiamo un grado di maturità basso del collaboratore, pensiamo ad esempio ad un neo assunto (scarsa competenza, alta dedizione), che ha bisogno di essere diretto.
 - Stile integrato, il superiore da direttive ma cura il rapporto con il collaboratore, la comunicazione è a due vie, alta strutturazione del compito. Abbiamo un grado di maturità del collaboratore medio-inferiore (qualche competenza, scarsa dedizione), ha bisogno di essere addestrato.
 - Stile partecipativo, il superiore presidia la relazione, il supporto psicologico, il clima interno al gruppo. I collaboratori sono autonomi a livello tecnico e sono stimolati a prendere iniziative. Il loro grado di maturità è medio-superiore (alta competenza, scarsa dedizione), hanno bisogno di essere sostenuti, ascoltati, facilitati nella presa di decisione.
 - Stile di delega, il superiore definisce il contenuto della delega (che cosa fare - con quale competenza farlo), definisce anche le responsabilità (il mandato, il grado di autonomia decisionale). I collaboratori hanno un alto livello di maturità (alta competenza, alta dedizione), hanno bisogno di essere delegati, ovvero di avere la responsabilità di decisione.
 
Chi in sintesi desidera e vuole saper gestire il ruolo di guida che gli è stato affidato.
