Famiglia di fatto affido esclusivo: definizione
Per una famiglia di fatto, l'affido esclusivo dei figli segue le stesse regole applicate per una coppia sposata. Negli ultimi anni, per altro, la situazione normativa è profondamente mutata. Fino a qualche tempo fa, infatti, il giudice che era chiamato a pronunciare la separazione per le coppie con figli era tenuto anche a decidere a quale genitore la prole dovesse essere affidata: l'affidamento era esclusivo, nel senso che il genitore non affidatario aveva solo la possibilità di visitare i figli e di partecipare alle decisioni più importanti. Il decreto legislativo numero 154 del 2013, con l'articolo 337 quater, prevede che il giudice abbia la facoltà di disporre l'affidamento esclusivo, cioè solo a uno dei due genitori, nel caso in cui pensi che l'affidamento all'altro genitore possa nuocere al figlio o ai figli (motivando il provvedimento); ognuno dei due genitori, d'altro canto, ha in qualunque momento la possibilità di richiedere l'affidamento esclusivo se pensa che l'affidamente all'altro genitore possa nuocere al figlio o ai figli. Come detto, la normativa si applica sia per le coppie sposate che per le famiglie di fatto.
Cosa succede dopo che un genitore in una coppia di fatto presenta la richiesta di affido esclusivo?
Nel caso in cui la domanda venga accolta dal giudice, viene stabilito l'affido esclusivo al genitore che lo ha richiesto, cercando di non compromettere i diritti del figlio o dei figli rispetto al genitore non affidatario. Nel caso in cui la domanda non venga accolta, e anzi il giudice la consideri manifestamente infondata, il comportamento del genitore che l'ha presentata può essere valutato nell'ambito della determinazione dei provvedimenti che dovranno essere adottati in seguito. Il genitore affidatario, nel caso di affido esclusivo, esercita la responsabilità genitoriale in via esclusiva, a meno che il giudice non decida in altro modo, anche se nella maggior parte dei casi le decisioni più rilevanti vengono prese di comune accordo. Il genitore non affidatario, d'altro canto, ha sia il dovere che il diritto di vigilare sull'educazione del figlio o dei figli, e ha sempre la possibilità di ricorrere al giudice nei casi in cui pensi che siano state adottate delle soluzioni in contrasto con l'interesse della prole.
Un avvocato esperto in diritto di famiglia.