Riduzione oneri finanziari: definizione
La riduzione degli oneri finanziari ha a che fare con tutti gli oneri finanziari di competenza di un esercizio, a prescindere dalla loro fonte, che non siano di carattere straordinario. Tra le voci che concorrono alla loro determinazione ci possono essere le minusvalenze derivanti da alienazione di partecipazioni iscritte nell'attivo circolante e di titoli a reddito fisso, ma anche gli sconti passivi e gli interessi passivi sui finanziamenti provenienti dalle banche, incluse le spese bancarie e accessorie per i finanziamenti e le commissioni passive sugli stessi. Non solo: l'elenco delle voci che rientrano nei possibili oneri finanziari include anche gli interessi passivi sulle dilazioni provenienti dai fornitori, gli interessi di mora e gli oneri che riguardano operazioni di compravendita con obbligo di retrocessione a termine, per la quota di competenza dell'esercizio, tenendo conto anche della differenza tra prezzo a pronti contro termine e prezzo a termine.
Come si può provvedere alla riduzione degli oneri finanziari?
Per essere certi di ridurre gli oneri finanziari in molti casi non si può fare a meno di una ristrutturazione aziendale: occorre tenere conto del fatto che quasi sempre un indebitamento con le banche è da considerarsi fisiologico, ovviamente entro determinati limiti, e che la struttura finanziaria di una società comprende anche i debiti. Il problema è che a volte gli istituti di credito prevedono dei tassi di interesse molto elevati: tali tassi di interesse rappresentano, nel conto economico, una parte degli oneri finanziari. Ciò non vuol dire che per far abbassare l'impatto sul conto economico degli oneri finanziari, e quindi per ridurli, sia sufficiente cercare una banca che applichi dei tassi di interesse un po' più bassi, ma di certo questa soluzione contribuisce a risolvere - almeno parzialmente - il problema.
Qualsiasi società abbia la necessità di ridurre gli oneri finanziari, magari in vista di una ristrutturazione aziendale.