Ricerca e Design brainstorming: definizione
Nell'ambito della ricerca e del design, il brainstorming è
una tecnica che prevede che i partecipanti a un progetto abbiano la possibilità
di esprimere le proprie idee - e anzi, sono caldamente invitati a farlo - in
modo libero e creativo. Il brainstorming ordinario presuppone che l'espressione
delle idee avvenga a parole, mentre un caso specifico è rappresentato dal
visual brainstorming, nel quale la comunicazione verbale è sospesa: un
ulteriore tasso di sfida e, al tempo stesso, un modo per stimolare ancora di
più la ricerca di idee.
Come avviene il brainstorming?
Per dare il “la” al brainstorming non bisogna fare altro che riunirsi
in un ambiente e cominciare a confrontarsi sul progetto che si intende
analizzare. Tutti i partecipanti sono persuasi a mostrare, rappresentare e far
conoscere le proprie idee, e la sola regola da seguire è quella
dell'espressione libera. Questa tecnica creativa di gruppo si propone
l'obiettivo di trovare soluzioni a questioni e problemi più o meno grandi. A
essere stimolata è, come detto, la partecipazione attiva, visto che osservare
ed esaminare uno stesso tema adottando punti di vista differenti è il modo
migliore per arrivare al traguardo che ci si prefigge. Nel corso della sessione
si parla, si discute e ci si confronta a ruota libera, non pensando per forza
di cose a quanto o come un'idea possa essere realizzata o fattibile. Il primo
passo è quello di radunare più riflessioni, più spunti e più idee possibili,
cercando di tenere traccia di tutto quello che emerge.
1. Perché si ricorre al brainstorming?
Sono numerosi i vantaggi che derivano dal ricorso al
brainstorming, che può essere considerato un modo per liberare idee che di
norma non potrebbero essere espresse in quanto verrebbero ostacolate o bloccate
dalla razionalità. Si tratta di un'attività che fa della flessibilità uno dei
suoi tratti distintivi, e che per tale ragione può essere applicata a contesti
molto differenti.
2. Come si può ottimizzare il brainstorming?
Il primo suggerimento da applicare per avere la certezza che il
brainstorming funzioni è quello di ideare e realizzare delle mind map,
vale a dire delle mappe mentali, grazie alle quali i concetti possono essere
appresi e sfruttati in modo efficace. Avere sotto gli occhi gli elementi su cui
si deve lavorare, infatti, agevola il flusso di pensieri. Tutto sta nello scrivere
la parola chiave del progetto, su una lavagna o semplicemente su un foglio di
carta, per poi incorniciarla con tutti i termini collegati. Molto importante è
anche la cosiddetta checklist SCAMPER, termine che non è altro
che l'acronimo di Substitute something, Combine it, Adapt something to it,
Modify, Put to another use, Eliminate e Reverse. Quelle appena elencate sono
tutte azioni che devono essere messe in pratica per valutare la forza e la
solidità di un'idea che, quindi, deve essere combinata, adattata, invertita,
sfoltita, modificata e cambiata in tanti modi diversi per avere la certezza che
funzioni davvero.
3. Le associazioni di immagini sono utili?
Partendo dal presupposto che ogni brainstorming è personale
e soggettivo, e che ciò che può apparire utile per un gruppo di lavoro può non
esserlo per un altro, si tende a prestare grande attenzione alle associazioni
di immagini, che offrono un valido supporto per la realizzazione delle mind
map. Anche le immagini (foto, disegni, eccetera) possono essere sottoposte, a
loro volta, alla checklist SCAMPER.