CHE COS'È?
Dichiarazioni tributarie fraudolente: definizione
La dichiarazione fraudolenta è la più grave fattispecie di reato in materia tributaria prevista dagli articoli 2 e 3 del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74. Tale fattispecie non dà rilievo penale alla mera menzogna ma occorre l’esistenza di un elemento in più, rappresentato da una fittizia allegazione del passivo mediante una mendace rappresentazione documentale e da una riduzione degli elementi attivi mediante altri artifizi, con il superamento di determinate soglie quantitative.
L’articolo 2 della legge in questione, però, si caratterizza per essere l’unico reato tributario incentrato sulle dichiarazioni in cui il superamento di determinate soglie non è requisito di punibilità.
COME SI FA
La prima fattispecie prevista dall'articolo 2 punisce chiunque, al fine di evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto, avvalendosi di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indichi in una delle dichiarazioni annuali relative a dette imposte elementi passivi fittizi.
Il fatto è commesso tramite fatture e altri documenti inesistenti qualora essi siano registrati nelle scritture contabili oppure tenuti al fine della prova nei confronti dell’amministrazione finanziaria.
La punibilità è ridotta (e non esclusa) se l’ammontare degli elementi passivi fittizi è inferiore ad euro 154.937,07.
Nell'altra fattispecie, prevista dall'articolo 3, il legislatore la valuta come ipotesi residuale rispetto all'articolo 2 ovvero con la locuzione “fuori dai casi previsti dall'articolo 2”. E’ punito chiunque, al fine di evadere le imposte sui redditi o l’imposta sul valore aggiunto, sulla base di una falsa rappresentazione nelle scritture contabili obbligatorie e, avvalendosi di mezzi fraudolenti idonei ad ostacolarne l’accertamento, indichi in una delle dichiarazioni annuali relative a dette imposte elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo, od elementi passivi fittizi, quando, congiuntamente si superino determinate soglie quantitative. Tali soglie sono riferite alle singole imposte e all'ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti all’imposizione.
La domanda sorge spontanea. Ma chiunque, come indicato dalla legge, può commettere tale reato?
La risposta è presto detta: Nella prima fattispecie di reato quel “chiunque” intende colui che sottoscrive o presenta una dichiarazione indipendentemente dall’obbligo di tenuta delle scritture contabili. L’altra fattispecie invece fa riferimento esclusivamente solo ai soggetti obbligati alla tenuta di scritture contabili.
La risposta è presto detta: Nella prima fattispecie di reato quel “chiunque” intende colui che sottoscrive o presenta una dichiarazione indipendentemente dall’obbligo di tenuta delle scritture contabili. L’altra fattispecie invece fa riferimento esclusivamente solo ai soggetti obbligati alla tenuta di scritture contabili.
CHI
Per tale fattispecie di reato ritengo sia necessaria la collaborazione tra professionisti esperti nel settore per un’assistenza adeguata. Nello specifico di un Avvocato specializzato in Penale Commerciale e di un Commercialista.
FAQ
Chiunque, come indicato dalla legge, può commettere tale reato?
Nella prima fattispecie di reato quel “chiunque” intende colui che sottoscrive o presenta una dichiarazione indipendentemente dall'obbligo di tenuta delle scritture contabili. L’altra fattispecie invece fa riferimento esclusivamente solo ai soggetti obbligati alla tenuta di scritture contabili.