Bilancio rendiconto: definizione
Il rendiconto di bilancio è un documento finanziario, che
è stato reso obbligatorio a partire dal 1° gennaio del 2016, relativo al
bilancio di esercizio di una società: attraverso questo documento sono
riepilogati i vari flussi di cassa che si sono verificati nel corso di un certo
arco di tempo. Nel rendiconto vengono riassunte le fonti che
hanno permesso di aumentare i fondi liquidi a disposizione della società, così
come gli impieghi che hanno determinato un calo delle liquidità.
Come si redige un rendiconto di bilancio?
All'interno del rendiconto finanziario devono essere
riassunte l'attività di investimento dell'impresa, le variazioni finanziarie che
sono derivate dall'attività produttiva di reddito, le variazioni della
situazione finanziaria e patrimoniale e l'attività di finanziamento, sia che
essa abbia origini esterne sia che si tratti di un autofinanziamento.
1. Quali sono gli scopi di un rendiconto di bilancio?
Una delle finalità di un rendiconto è quella di
manifestare le modalità con cui le risorse finanziarie sono reperite e
utilizzate; inoltre, tale documento serve per conoscere le ragioni che hanno
determinato la variazione della situazione patrimoniale della
società rispetto alla situazione alla chiusura del precedente esercizio. Tra
gli altri scopi, si segnalano l'individuazione delle incidenze percentuali e la
segnalazione delle correlazioni tra le singole categorie di impieghi e le
singole categorie di fonti. In sostanza, il compito di un rendiconto di
bilancio è quello di informare a proposito del modo in cui la risorsa
finanziaria presa in esame viene reperita e usata: le fonti e gli impieghi,
appunto. La risorsa finanziaria può essere rappresentata dal cash - e, quindi,
dalla cassa, dai titoli realizzabili a vista e dal saldo dei conti correnti
attivi e passivi - o dal capitale circolante netto.
2. Come deve essere organizzato il rendiconto di bilancio?
Il presupposto di partenza è che il ruolo del rendiconto
finanziario è quello di agevolare l'analisi del flusso di liquidità
che deriva dalle operazioni gestionali che sono state effettuate in un
determinato arco di tempo. Esso permette di avere a disposizione informazioni
per la valutazione della situazione finanziaria sia internamente che
esternamente, anche per ciò che concerne la solvibilità e la liquidità, per
l'esercizio a cui si fa riferimento e per quelli seguenti. In questo modo, si
può contare sui dati di cui si ha bisogno per programmare le uscite e
le entrate. Insomma, il documento dà la possibilità di valutare la capacità
della società di fronteggiare l'autofinanziamento e gli impegni finanziari a
breve termine, ma anche le disponibilità liquide che l'attività operativa ha
generato o che dall'attività operativa sono state assorbite.
3. Qual è il quadro normativo di riferimento?
Il rendiconto di bilancio è stato inserito nel novero dei
documenti obbligatori che fanno parte del bilancio dall'articolo 2423 del
Codice Civile; dalla presentazione di questo documento sono esonerate solo le
microimprese e le imprese che redigono in forma abbreviata il bilancio.
4. Come si interpreta il rendiconto di bilancio?
Il rendiconto va interpretato per capire in che modo le
singole gestioni vanno a incidere sulla risorsa finanziaria a cui si fa
riferimento e, di conseguenza, sulle disponibilità liquide. Così, si può
provare a comprendere per quale motivo la situazione finanziaria della società
è migliorata o è peggiorata, quale gestione ha gestito più fonti, quale
gestione ha assorbito più risorse e come sono composti gli impieghi e
le fonti.