Lavoro permessi per tossicodipendenti: definizione
Nonostante, generalmente si collochi il fenomeno della tossicodipendenza di esclusiva pertinenza della vita privata del soggetto, esso, al contrario, si impatta su tutti gli ambiti sociali, sistema lavorativo compreso.
Con quest'ultimo vige un doppio legame, una sorta di circolo vizioso per cui la mancanza di un lavoro può facilitare l'ingresso nel mondo della dipendenza, così come l'impiego è un fattore motivante e centrale entro un percorso riabilitativo, di reinserimento sociale e di progressiva autonomizzazione.
La tossicomania comporta in ogni caso bisogni, richieste e modalità relazionali solitamente estranei ed incompatibili con la sfera lavorativa, spesso fonte di numerose complicazioni.
Il Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale ha messo in atto progressivamente percorsi volti al reinserimento lavorativo, finanziando progetti di durata triennale, nonché una serie di tutele miranti alla conservazione del posto di lavoro - quali congedo, periodi d'aspettativa per i familiari, tempo parziale.
Esistono poi sgravi contributivi per le cooperative che si occupano di inserire/re-inserire i tossicodipendenti; questi fondi risultano di cruciale importanza essendo proprio le cooperative ed i luoghi della solidarietà sociale quelli maggiormente coinvolti nella costruzione e messa in atto di progetti di recupero, di contro alla diffidenza imprenditoriale che vige a riguardo.
A questo livello permangono comunque diverse difficoltà: per beneficiare dell’aspettativa, a esempio il contratto di lavoro deve essere a tempo indeterminato.
Essendo in larga misura i giovani ad avere tipologie contrattuali precarie, nonchè a rappresentare la fascia maggiormente a rischio per la tossicodipendenza, diventa chiaro come questo istituto venga poco utilizzato.
Diritto del lavoro