CHE COS'È?
Cessione del quinto dello stipendio: definizione
I lavoratori dipendenti pubblici o privati assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato possono contrarre prestiti personali da estinguere tramite la cessione di quote della retribuzione, nei limiti di un quinto del suo ammontare al netto delle ritenute previdenziali e fiscali, per un periodo non inferiore a due anni e non superiore a dieci anni, mentre per quelli assunti a tempo determinato la cessione del quinto dello stipendio non può avere una durata che va oltre la scadenza del contratto di lavoro.
Il limite del quinto si applica alla retribuzione e non anche al trattamento di fine rapporto.
La cessione del quinto dello stipendio deve essere garantita da un’assicurazione sulla vita ed altri rischi che ne assicuri il recupero qualora a causa di eventi non dipendenti dalla volontà del dipendente (per esempio: morte, perdita o riduzione dello stipendio) non rendano possibile all’istituto cessionario (banca/finanziaria/eccetera) la continuazione del recupero del credito residuo.
La materia è disciplinata dal decreto del Presidente della Repubblica 5/1/1950 n. 180.
COME SI FA
La cessione dello stipendio ha effetto dal momento della notifica al debitore ceduto (datore di lavoro) che è obbligato ad accettare la richiesta del dipendente.
Salvo diverse pattuizioni, le quote di retribuzione trattenute dalla retribuzione netta mensile dal datore di lavoro devono essere versate all’istituto cessionario entro il mese successivo a quello cui si riferiscono.
Al termine del rapporto di lavoro, qualora sia in corso la cessione dello stipendio, il datore di lavoro procederà alla trattenuta anche sul trattamento di fine rapporto fino a concorrenza dell’intero debito residuo.
Il dipendente può estinguere anticipatamente la cessione mediante versamento dell’intero debito residuo o contrarre una nuova cessione purché siano trascorsi almeno 2 anni in caso di cessione per 5 anni ovvero almeno 4 anni in caso di cessione per 10 anni.
CHI
Per qualsiasi chiarimento e per la gestione di situazioni concrete è opportuno rivolgersi a un consulente del lavoro.