
Coppie gay: in casi particolari è possibile adottare il figlio del partner
Dopo l’approvazione della cosiddetta legge Cirinnà sulle unioni civili si torna a parlare di stepchild adoption, l’adozione del figlio del partner, il punto contrastato ed escluso dalla legge.
La Cassazione ha confermato una sentenza della Corte di appello di Roma che ha espresso parere favorevole alla stepchild adoption per alcuni casi. Come quello di una donna omosessuale che ha richiesto l’adozione della figlia della propria partner con la quale convive dal 2003 e a cui la bambina, di 7 anni, è affettivamente legata.
Per i giudici della Cassazione, l’elemento basilare per il riconoscimento dell’adozione del figlio del partner in una coppia omosessuale è il benessere psico-fisico del minore che prevale sull’orientamento sessuale dei genitori, biologico e non.
Nelle motivazioni della sentenza, la prima sezione civile della Cassazione sottolinea che “l'attenzione prestata dalla Corte costituzionale all'aspetto della continuità affettiva ed educativa della relazione tra l'adottante e l'adottando come elemento caratterizzante la realizzazione dell'interesse del minore anticipa le linee ispiratrici degli interventi legislativi di riforma della filiazione e degli istituti dell'adozione e della stessa giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani".