L’acquisto di sostanze stupefacenti per il gruppo è lecito o no?
La giurisprudenza è in fase di continua evoluzione e densa di contraddizioni tanto che escono continuamente sentenze che stabiliscono esattamente il contrario di quella precedente! Ad esempio la sentenza 25674/11 stabiliva che la coltivazione di una piantina di canapa non costituiva reato mentre la sentenza 45919/12 affermava al contrario il divieto di qualsiasi attività di coltivazione non autorizzata. Con sentenza 46327/12 la Suprema Corte ha sanzionato anche la semplice consapevolezza della presenza di droghe in casa e la sentenza n. 6374 del 16/02/12 ha ribadito il concetto che l’uso di stupefacenti in gruppo, è grave quanto il reato di spaccio ed ancora con la sentenza n. 12612 del 2013 si ritiene sussistere il reato se il quantitativo può indicare una finalità di spaccio.
Ma se invece di spacciare si acquista per fare un uso comune?La recente sentenza n. 25401 del 10 giugno 2013 rivoluziona ancora una volta il concetto e stabilisce che acquistare anche per conto di terzi, purché ben identificati, non costituisce reato e testualmente non sono punibili “l'acquisto e la detenzione di sostanze stupefacenti destinate all'uso personale che avvengano sin dall'inizio anche per conto di soggetti diversi dall'agente, quando è certa fin dall'Inizio l'identità del medesimi nonché manifesta la loro volontà di procurarsi le sostanze destinate al proprio consumo”.
Alla luce di tale sentenza, e ad oggi, è possibile quindi affermare che secondo la Suprema Corte, acquistare stupefacenti anche per conto di amici o a seguito di colletta, non è reato.