Trasformazione società di persone: definizione
La trasformazione di una società di persone in società di
capitali è regolata dall'articolo 2500 ter del Codice Civile. Il secondo comma
della norma, in particolare, sancisce che il capitale della società che risulta
dalla trasformazione deve dipendere dai valori reali degli elementi del passivo
e dell'attivo, derivanti da una relazione di stima. Scopo di tale relazione è
quello di assicurare che, per la società nella sua nuova versione, il capitale
sociale esista effettivamente e, soprattutto, sia uguale o superiore al limite
minimo che viene stabilito dalla legge. Nel caso in cui l'atto di
trasformazione non includa la perizia di stima, esso è da ritenersi non
valido.
C'è bisogno della maggioranza assembleare per trasformare una
società di persone?
Sì: a meno che nei patti sociali non sia prevista una
disposizione diversa, la delibera di trasformazione deve essere presa con la
maggioranza dei soci stabilita in funzione delle parte che viene attribuita a
ognuno negli utili. Per i soci che non sono coinvolti nella decisione è
prevista, comunque, la facoltà di recesso.
Ci sono differenze rispetto al passato?
Le recenti modifiche normative in materia hanno fatto sì
che sia stato eliminato il divieto di attuare trasformazioni (oltre che
scissioni e fusioni) di società che hanno a che fare con procedure concorsuali.
Anche in pendenza di una procedura di questo tipo, quindi, i soci possono
decidere una trasformazione, sempre che non vi siano altri motivi di
incompatibilità.
Un soggetto iscritto al registro dei revisori, che ha il
compito di effettuare una perizia, o una società di revisione, nominati dalle
parti. Nel caso in cui la trasformazione porti a una società in accomandita per
azioni o a una società per azioni, a occuparsi della perizia deve essere un
perito nominato dal tribunale.
1. Come avviene la stima del patrimonio sociale?
Come detto, per la trasformazione di una società di persone è indispensabile
una relazione di stima, secondo quanto previsto dall'articolo 2343 del Codice
Civile a proposito del conferimento di beni. La stima dei beni sociali,
a termini di legge, va determinata in funzione dei valori degli elementi del
passivo e dell'attivo. Il perito è chiamato a stimare in modo analitico tutti i
beni che fanno parte del patrimonio: il suo valore corrente può essere uguale,
maggiore o inferiore rispetto a quello di libro.
2. Che ruolo ha l'assegnazione di quote o azioni?
Secondo le norme, tutti i soci hanno diritto all'assegnazione di una
quota (nel caso di Srl) o di un certo numero di azioni (nel caso di
Spa o di Sapa) in misura proporzionale alla loro partecipazione all'interno
della società di persone. Ciò vuol dire, per altro, che la partecipazione dei
soci della società risultante non può essere influenzata dalla trasformazione.
3. Cosa cambia per la responsabilità dei soci?
Nel momento in cui si verifica una trasformazione da società di persone a
società di capitali, il regime di responsabilità personale dei
soci rispetto ai creditori sociali viene modificato, e proprio per tale ragione
i creditori sociali vengono tutelati dal legislatore. I soci illimitatamente
responsabili, nello specifico, non vengono liberati dalle obbligazioni sociali
che hanno assunto prima dell'operazione se i creditori sociali non hanno
fornito il proprio consenso per la trasformazione e, quindi, non li hanno
liberati. Vale la pena di mettere in evidenza che il consenso dei creditori non
ha a che fare con la trasformazione in sé, ma con la liberazione dei soci a
proposito delle obbligazioni precedenti riguardanti gli adempimenti
pubblicitari. La responsabilità personale illimitata della società di persone
termina quando la trasformazione produce i suoi effetti: non, dunque, nel
momento in cui la delibera di trasformazione viene iscritta nel registro delle
imprese, ma nel momento in cui gli obblighi pubblicitari vengono adempiuti.