CHE COS'È?
Dirigente: definizione
Posto che la nozione di “dirigente” in Italia non è stabilita dalla legge, le caratteristiche della sua funzione possono essere dedotte dalla contrattazione collettiva dei vari settori e dalla giurisprudenza.
Da giurisprudenza e contratti collettivi se ne ricava che per dirigente si intende un lavoratore subordinato che in forza di un rapporto di fiducia istituito con l’imprenditore svolge compiti di direzione (dell’intera azienda o anche di una branca o di un settore autonomo di essa), in posizione di supremazia gerarchica nei confronti di altri dipendenti ed esercita mansioni con elevato livello di autonomia e discrezionalità in grado di influenzare la vita aziendale nell’ambito delle direttive generali del datore di lavoro.
Ciò anche nel caso di svolgimento limitato ad un settore autonomo di attività.
Pertanto, ciò che rileva è l’ampia autonomia ed i poteri discrezionali (sull’attività dell’intera azienda o su un settore autonomo) della sua attività; poteri che lo differenziano qualitativamente dall’impiegato con funzioni direttive.
La sua figura professionale che lo vede come alter ego dell’imprenditore implica lo svolgimento di compiti non subordinati a quelli di altri dirigenti di qualsiasi livello, bensì coordinati.
CHI
E' opportuno rivolgersi ai consulenti del lavoro
11/04/2012 12:04:28
sarebbe utile definire chi è il dirigente medico pubblico dipendente con solo qualifica dirigenziale e che in pratica non dirige nulla se non il suo lavoro che richiede assistenza infermieristica. Altra cosa è il dirigente apicale con funzione dirigenziale.