Contratti di agenzia: definizione
E’ il contratto
con cui un soggetto - l'agente di commercio- si assume il compito di promuovere,
in una zona determinata, la distribuzione e la vendita di prodotti e servizi di una o più aziende, contro il pagamento delle provvigioni,
ricercando la clientela e esercitando la propria attività senza vincolo di
subordinazione.
L'agente - che
pure gode di piena autonomia nell'organizzazione del proprio lavoro - deve
portare a compimento il proprio incarico seguendo le istruzioni dell'azienda proponente e fornendo a quest'ultima tutte le informazioni
riguardanti le condizioni del mercato e la convenienza degli affari e, se non è
in grado di eseguire l'incarico affidatogli, deve darne tempestivamente avviso all'azienda preponente.
Il proponente
è tenuto a fornire all’agente tutte le informazioni utili sui prodotti trattati e le notizie
inerenti l'esecuzione del contratto impedendo che l'agente svolga inutilmente attività promozionale e deve comunicargli in un termine ragionevole
l'accettazione o la mancata esecuzione di un affare procuratogli.
L’azienda è
tenuta a corrispondere all’agente una percentuale del valore degli affari
conclusi tra la stessa azienda ed il terzo quando l'operazione è stata portata
a compimento grazie all'opera dell'agente.
La stessa azienda è tenuta comunque a riconoscere all'agente la
provvigione qualora concluda direttamente affari con terzi che l'agente avesse precedentemente acquisito come clienti per affari
dello stesso tipo, o in quanto appartenenti alla zona di competenza dell'agente o alla categoria o al gruppo
di clienti di sua competenza.
Il contratto di agenzia potrà essere redatto per iscritto in forma di scrittura privata tra le parti e dovrà contenere le indicazioni necessarie per identificare le parti contraenti, l'oggetto dell'accordo, la zona assegnata, la decorrenza e la durata del contratto, la misura delle provvigioni.
Per l'assistenza nella redazione del contratto si consiglia di rivolgersi ad Avvocati specializzati nella contrattualistica.
Chi può fare l'agente commerciale?
Per svolgere l'attività di agente di commercio, far data dal maggio 2012, non è più necessaria l'iscrizione all'apposito Albo ormai soppresso.Per iniziare l'attività è sufficiente inviare alla Camera di
Commercio una "Segnalazione Certificata di Inizio
Attività" allegando il contratto di agenzia utilizzato nel corso dell'attività, i documenti che attestano il possesso dei requisiti professionali ed il versamento della tassa di concessione governativa.
Si può recede da un contratto di agenzia?
Nell’eventualità
che una delle parti voglia recedere da un contratto di agenzia a tempo
indeterminato potrà procedere a sua discrezione dandone preavviso all'altra
entro un termine prestabilito dalla normativa vigente che non può essere
inferiore ad 1 mese per il primo anno di durata contrattuale, 2 mesi per il
secondo anno, tre mesi per il terzo, e così via.
Nel caso di contratto
a tempo determinato per poter recedere legittimamente dovrà appellarsi alla clausola risolutiva espressa eventualmente
presente nel contratto oppure dovrà essersi verificato un inadempimento
contrattuale da parte di uno dei contraenti.Per i contratti a tempo determinato non si applicherà la normativa relativa al
preavviso tuttavia, nel caso di durata superiore ai sei mesi, il proponente
dovrà comunicare all'agente la volontà di rinnovare o prorogare il contratto
almeno 60 giorni prima della scadenza del contratto.
Che cos'è lo " star del credere"?
Si tratta di una clausola contrattuale tipica della disciplina del contratto di agenzia in forza della quale l'agente risponde entro determinati limiti, dell'eventuale perdita subita dal proponente per l'esecuzione di contratti promossi
dall'agente e conclusi dal proponente con clienti rilevatisi insolventi.
Secondo la disciplina vigente tale clausola non può essere riferita al complesso dell'attività svolta dall'agente ma può essere pattuita esclusivamente per il singolo affare e non può
prevedere una responsabilità patrimoniale dell'agente per l'inadempimento del
terzo contraente superiore all'ammontare della provvigione che questi avrebbe
dovuto percepire per l' affare.
Il rischio assunto dall'agente con l'espressa pattuizione deve essere compensato da un apposito corrispettivo che le parti dovranno determinare e in mancanza del quale il patto sarà invalido.