Stima di terreni agricoli: definizione
La stima di terreni agricoli si basa su un processo di valutazione che ha lo scopo di fornire all'elaborato stimale le caratteristiche di trasparenza e qualità richieste. L'obiettivo è quello di mettere a disposizione una relazione peritale in cui siano presenti dei paragrafi descrittivi secondo uno schema che, dopo la premessa e la descrizione della parte generale, comprenda l'indicazione dello scopo della stima, della metodologia dottrinale che è stata utilizzata, delle caratteristiche del suolo e delle indagini effettuate, prima della conclusione. L'articolazione va accompagnata dalla cosiddetta motivazione del giudizio di stima; inoltre, è importante che la relazione estimale faccia riferimento a una nomenclatura che sia riconosciuta univocamente.
Quali sono gli elementi che compongono una stima di terreni agricoli?
Nella relazione di stima, il professionista deve articolare la perizia partendo da una premessa che contenga una parte generale e permetta di identificare l'immobile, proseguendo con le caratteristiche intrinseche ed estrinseche dello stesso a proposito dell'ordinamento colturale e allegando tutti gli atti documentali e tecnici del caso. Una volta specificate la consistenza e le metodologie adottate, occorre segnalare gli indicatori del mercato immobiliare e fare riferimento alle indagini di mercato e alle modalità con le quali è avvenuto il sopralluogo. Dopodiché si procede alla definizione del procedimento di valutazione, nell'ambito del quale è opportuno segnalare se è stato fatto ricorso a una stima diretta per punti di merito, ai criteri classici di stima, a una stima indiretta per capitalizzazione dei redditi, a una stima diretta per comparazione o per confronto diretto, a una stima indiretta per incidenza percentuale del valore dell'area o ai cosiddetti procedimenti di stima evoluti. Infine, dopo la riconciliazione dei valori, la stima termina con le conclusioni.
Il tecnico estimatore.