Anidride Carbonica CO2: definizione
L’anidride Carbonica (CO2) è il più comune prodotto della combustione; alle condizioni ambiente è un gas inerte, quindi non velenoso ma asfissiante, è più pesante dell’aria; per questa particolarità può essere pericolosissimo se si concentra in depressioni, fosse o scavi occasionalmente praticati da persone o animali. Si conoscono in proposito diversi casi mortali. Il CO2 ha un punto critico di 31 °C, quindi non può essere liquefatto ad una temperatura anche di poco superiore e sotto qualsiasi pres-sione. A temperatura ambiente, o anche inferiore, può essere liquefatto, ma solo sotto pressione, per questo a pressione ambiente non esiste liquido, per quanto freddo sia. A temperatura -79 °C solidifica ma, anche se esposto poi a temperature maggiori, emana del gas ma non si scioglie, per questo è detto 'ghiaccio secco'.
Dr. Ing. Enrico de Carli
Ordine degli Ingegneri di Brescia
Studio Tecnico Ing. Enrico de Carli
Vi sono molte tecniche di produzione del CO2, per lo più legate all’uso finale, alla purezza voluta e al costo. Il CO2 ha diversi usi industriali e civili: i più importanti sono l’inertizzazione di masse combustibili e l’estinzione di incendi in ambienti chiusi, in alternativa all’azoto, ma la scelta va fatta accuratamente; per la sua forte solubilità in acqua si usa per gasare bevande e, per la sua resistenza alla radioattività, si usa per il raffreddamento di reattori nucleari. È anche usato come materia prima per processi di sintesi e per altre tecniche meno comuni. Il CO2 non è di difficile né di pericoloso maneggio, ma ha un comportamento non facilmente comprensibile a chi non ne conosce le caratteristiche, che differiscono sensibilmente da quelle di quasi tutti gli altri gas, per i motivi esposti sopra circa le caratteristiche fisiche. In piccole quantità il CO2 si conserva e si maneggia in bombole, per quantità superiori ai 1.000 Kg si conserva liquido sotto pressione in opportuni serbatoi termicamente isolati.
Come in genere per tutti i gas, nell’uso del CO2 è prudente affidarsi alla competenza di un esperto e, per uso massiccio, meglio ancora di un ingegnere, soprattutto in una fase iniziale quando ancora mancasse nel personale addetto un’esperienza specifica.