Trigenerazione: definizione
La trigenerazione permette di produrre energia elettrica ed energia frigorifera: quest'ultima viene ottenuta attraverso l'energia termica che si recupera dalla trasformazione termodinamica. Con la trigenerazione, che costituisce un campo specifico dei sistemi di cogenerazione, si ha quindi l'opportunità di produrre acqua refrigerata che può essere impiegata per i processi industriali o per il condizionamento. L'acqua può arrivare fino a una temperatura di 60 gradi sotto zero come ammoniaca liquida o acqua glicolata.
Come funziona la trigenerazione?
Nella trigenerazione si verifica un processo che consente di produrre energia frigorifera a partire dall'energia termica: ciò è possibile grazie al ricorso al ciclo frigorifero ad assorbimento, in funzione del quale il fluido refrigerante insieme con la sostanza che si adopera come assorbente subisce una trasformazione di stato. Sono due le coppie composte da un refrigerante e da un assorbente che si usano di solito: per le temperature fino a 40 gradi si ricorre all'acqua e al bromuro di litio, mentre per le temperature fino a 60 gradi sotto zero si ricorre all'ammoniaca e all'acqua. Il rapporto tra l'energia frigorifera in uscita e l'energia termica in entrata rappresenta il COP, coefficient of performance, che corrisponde all'efficienza del ciclo, ed è variabile a seconda della temperatura di alimentazione, della temperatura di condensazione, della temperatura del fluido refrigerato e degli stadi di riconcentrazione della soluzione. Oggi l'evoluzione delle tecnologie costruttive nei sistemi di trigenerazione permette di alimentare il ciclo con gas esausti di combustione, vapore e acqua calda dai 60 gradi in su. Nel ciclo assorbimento l'energia meccanica di cui c'è bisogno per un ciclo a compressione di vapore viene sostituita dall'energia termica, il che vuol dire che l'energia elettrica si limita alla pompa della soluzione, alla pompa del vuoto e alla pompa del refrigerante.
Le aziende che si occupano della climatizzazione degli edifici.