Elettrosmog: definizione
In sintesi l'elettrosmog (inquinamento elettromagnetico) è costituito da due componenti: una a bassa frequenza (ELF: Extremely Low Frequencies) emessa da elettrodotti, conduttori e apparecchiature elettriche domestiche, e una ad alta frequenza (RF: Radio Frequency e microonde) generata da antenne trasmittenti quali le stazioni radiobase per la telefonia cellulare, i ponti ripetitori radiotelevisivi e telefonici, gli apparati di radiotrasmissione in genere, inclusi i telefonini , le stazioni radio e i forni a microonde. Le radiazioni a bassa e alta frequenza si dicono non ionizzanti (NIR) per distinguerle da quelle ionizzanti (IR), cioè “radioattive” come i raggi gamma, beta e X .
I limiti di esposizione totale, previsti dalla normativa nazionale, per le basse frequenze (ELF) sono di 100 micro Tesla, il valore di attenzione è di 10 micro Tesla e l'obiettivo qualitaà è di 3 micro Tesla. I limiti per le alte frequenze (radio frequenze e microonde), sono di 6 V/m per le zone residenziali e intensamente frequentate (ad esempio in citta) e di 20 V/m per le zone non intensamente frequentate (ad esempio zone artigianali, campagna).
Tuttavia, per quanto riguarda l’effetto sulla salute dei cellulari, non si utilizzano le misure in Volt/m ma si valuta il Sar (Specific Absorption Rate: tasso di penetrazione o assorbimento dei tessuti) per il quale non vi sono riferimenti normativi in merito ma raccomandazioni.
Secondo una indagine dell'Apat (Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i servizi Tecnici), il 7% degli impianti radiotelevisivi e lo 0,3% delle stazioni radiobase per la telefonia mobile superano il limite di 6 V/m e il 2% della lunghezza complessiva delle linee elettriche supera i 100 microtesla.
Il Testla (T) è un'unità di misura del flusso di induzione magnetica prodotto dalla corrente (A). Il Volt/metro (V/m) è l'unità di misura del campo elettrico prodotto dalla tensione (V).
ANTENNE PER TELEFONIA MOBILE E CELLULARI
Quando si parla di elettrosmog il pensiero va immediatamente alle antenne per la telefonia mobile, che suscitano una forte opposizione nella popolazione a causa delle onde emesse dai "tralicci" spesso collocati sulle terrazze dei palazzi. Questi apparati si compongono di antenne che trasmettono il segnale al telefono cellulare e di antenne che ricevono il segnale trasmesso dal cellulare stesso. L'aumento vertiginoso dei possessori di telefonini determina un aumento delle stazioni fisse, soprattutto nelle città, il che desta preoccupazione per la salute pubblica.
La diffusione delle antenne per telefonia mobile è notevole e le tecnologie di comunicazione in veloce trasformazione: GSM, GPRS, Umts, HSDPA, OFDM. Hanno una potenza da 10 a 100 volte inferiori a quelle degli impianti radiotelevisivi, trasmettono solitamente su un angolo verticale di 5-10 gradi e orizzontale di 50-60 gradi. È importante sapere che spesso chi ha gli impianti sul tetto di casa propria, è meno esposto di chi è posto frontalmente al fascio di irradiazione delle celle, analogamente alle persone che sono distanti oltre i 150-200 metri.
Attenzione: anche il telefonino è un ricetrasmettitore, che tramite l'antenna irradia onde la cui potenza decresce all'aumentare della distanza dall'antenna stessa. In questo caso però la sorgente di emissione si trova vicino alla testa dell'utente. Gli studi hanno dimostrato che esposizioni a elevata intensità di campo elettromagnetico possono generare nell'uomo un effetto termico, cioè il riscaldamento del corpo o di sue parti esposte alle radiazioni a causa dell'assorbimento dell'energia elettromagnetica. Studi e Istituti di settore raccomandano accorgimenti per limitare l’esposizione umana. Uno di queste difese è la distanza dalla sorgente tanto è che un decreto Ministero delle poste e delle telecomunicazioni del 20 giugno 1995 n. 458 nonché alcuni produttori stessi, avvertono l’utente che per la sicurezza personale “…nessuna parte del corpo deve trovarsi ad una distanza inferiore a 20 cm dall'antenna durante il funzionamento dell'apparato."
RIPETITORI RADIO - RIPETITORI TELEVISIVI
Particolarmente insidiose sono le antenne radiotelevisive e, come anzidetto, sono molto più “pericolose” di quelle per la telefonia. Esse devono "coprire" aree piuttosto vaste per arrivare alle abitazioni distanti anche decine di km. Per questo hanno potenze d'emissione piuttosto elevate.
ELETTRODOTTI
Un campo elettromagnetico viene prodotto dagli elettrodotti la cui tensione può raggiungere valori elevati, fino a 380.000 Volt (380 kV). L'azione di questi campi si esplica su distanze di decine di metri. Il campo elettrico è schermato da edifici e alberature mentre non lo è il campo magnetico. Qui di seguito la tabella indica il valore del campo elettrico e campo magnetico in relazione alla distanza da un elettrodotto.
Di seguito si riporta una tabella che evidenzia che il campo magnetico prodotto da alcuni elettrodomestici possa esser notevolmente ridotto dalla distanza dalla sorgente. Naturalmente il periodo di tempo di utilizzo per questi elettrodomestici è comunque ridotto rispetto alla durata di esposizione di campo prodotto da un elettrodotto posto vicino ad una abitazione.
GLI EFFETTI DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI
L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha diffuso un documento di cautela sull'argomento considerando la contrastante documentazione scientifica e dove non esclude il rischio per la salute a causa dell’elettrosmog: una parte degli studi presi in esame ammette un possibile incremento del rischio di leucemia infantile, associato all'esposizione a campi elettrici e magnetici ma d’altro canto occorrono ulteriori ricerche in particolare per chiarire risultati contraddittori e per valutare l’eventuale impatto sulla salute delle tecnologie emergenti.
Si cita che nel giugno 2001, un gruppo di lavoro della IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro), formato da scienziati esperti nel settore, ha esaminato gli studi relativi alla cancerogenicità dei campi elettrici e magnetici statici ed ELF. Usando la classificazione standardizzata della IARC, che soppesa i dati di studi sull'uomo, sull'animale e di laboratorio, i campi magnetici ELF sono stati classificati come possibilmente cancerogeni per l'uomo, sulla base degli studi epidemiologici relativi alla leucemia infantile. "Possibilmente cancerogeno per l'uomo" è una classificazione usata per connotare un agente per il quale vi sia una limitata evidenza di cancerogenicità nell'uomo e un'evidenza meno che sufficiente negli animali da laboratorio. La classificazione è la più debole tra le tre ("possibilmente cancerogeno per l'uomo", "probabilmente cancerogeno per l'uomo" e "cancerogeno per l'uomo") usate dalla IARC per classificare i potenziali cancerogeni in base all'evidenza scientifica.
Per quanto riguarda il cellulare è sconsigliabile l’impiego ai bambini e bisogna infine ricordare che l’utilizzo dell'auricolare (con il cavo) riduce del 75% - 95% circa l'esposizione alle radiazioni. È inoltre raccomandabile servirsi del vivavoce, limitare il tempo di conversazione, alternare l'orecchio, metterlo a distanza quando si riceve o si effettua una chiamata, non riporlo nel taschino vicino al cuore, o nella tasca anteriore dei pantaloni.
Non sostare troppo tempo davanti ad un forno a microonde e attendere prima di aprirlo.
18/03/2013 21:32:15
Purtroppo, cercavo qualcosa inerente a terreni edificabili vicino a traliccie o antenne radiotv, non trovo normative a riguardo.
Oggi vengono rilasciate concessioni edilizie vicino a ripetitori radio televisivi, questo a distanza d'anni diventa purtroppo fonte di malattie esistono delle normative che impediscono l'edificabilità vicino a zone inquinate?
grazie della vostra risposta
luana Firmani
25/03/2013 18:15:09
Buongiorno Sig.ra Luana, in breve la risposta anche se un pò ritardata ... :
1) Concessioni edilizie vicino vicino a ripetitori: la legge regionale n. 11 dell' 11 Maggio 2001 all'art. 4 dispone che i Comuni individuano le aree ove localizzare gli impianti entro 180 giorni dalla legge medesima (generalmente è fatto con la redazione del PGT);
2) la residenza attorno a ripetitori è regolamentata dall'art. 3 comma 3 della citata legge regionale quindi chi si trova fuori dalla zona in cui sono superati i limiti si troverebbe in zona sicura. Questa è l'unica norma che limita i permessi di costruire in prossimità di stazioni radio base o antenne.
Da considerare infine il DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 luglio 2003.
Cordialità
Arch Fausto Redondo
Questo è un link se desidera leggere una pubblicazione sull'elettrosmog :
http://www.professionisti.it/enciclopedia/voce/2638/Elettrosmog
16/10/2013 12:20:04
Buongiorno, la mia abitazione è al piano rialzato di un edificio degli anni 30 a Roma + una parte seminterrata ex cantina adibita ad abitazione. La cantina affianco, cioè adiacente alla mia parte seminterrata e sottostante il mio piano è occupata da una cabina di trasformazione dell'Enel. Volevo sapere: ci sono studi e segnalazioni sulla pericolosità di tali cabine? se devo misurare che il campo sia entro i limiti di legge a chi mi devo rivolgere? quali sono le autorità alle quali si possono segnalare eventuali pericolosità?Posso chiedere all'enel informazioni a riguardo?
18/10/2013 08:45:45
Buongiorno,
il problema, se eventualmente ci fosse a seguito di eventuali valori alti di c.e.m., esisterebbe qualora le camere da letto ovvero i luoghi di soggiorno prolungato fossero sopra la proiezione della cabina di trasformazione enel o nella stanza accanto. E' difficile rispondere in modo esaustivo in quanto non conosco i dati e la tensione presente. Potrei consigliarle di far eseguire delle misure del campo magnetico presso la sua abitazione e il locale interrato adiacente alla cabina e controllare in base ai valori ottenuti, se sono vicini o se superano quelli di attenzione o di qualità o addirittura i limiti espressi dalla normativa. In caso positivo chiamare l' ARPA per misure ufficiali ed eventuali esposti. Noi siamo troppo lontani per eseguire queste misure e sarebbe economicamente sconveniente! Purtroppo non conosciamo personalmente professionisti o aziende che operano vicino a Lei. Le allego i rifeimenti normativi per il suo caso.
Cordialmente
Arch Fausto Redondo
Legge 22 febbraio 2001, n. 36 Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici.
Decreto Legislativo 1 agosto 2003, n. 259: "Codice delle comunicazioni elettroniche"
Decreti attuativi Legge 22 febbraio 2001, n. 36
Decreto Legislativo 19 novembre 2007, n.257 Attuazione della direttiva 2004/40/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici)
Norma tecnica (protetta da diritti d'autore)
-CEI 211-6 - (Esposizione umana ai campi elettromagnetici - Bassa frequenza (0 -10 kHz)).
-CEI 211-7 - (Esposizione umana ai campi elettromagnetici - Alta frequenza (10 kHz - 300 GHz))
22/11/2013 21:49:19
abbiamo comprato casa in zona rurale ma alla distanza di circa 300 e 400 metri vi sono due tralicci antenne per la telefonia mobile
vorrei chiedere che precauzioni prendere e se vi sono rischi di assorbimento onde olettromagnetiche inoltre come fare per misurare l'intensita' di queste onde
grazie
30/11/2013 10:31:27
buongiorno,
la distanza da lei dichiarata dovrebbe consentire di avere una certa tranquillità per i valori di cem sulle frequenze della telefonia mobile. Le misure vanno fatte utilizzando appropriate apparecchiature e secondo metodologie dettate dalla normativa vigente.
cordialità
Fausto Redondo
30/01/2014 11:49:59
il nostro è un bel paese di media montagna al centro di una serie di bei percorsi per passeggiate sia estive che invernali. Peccato che i percorsi più comodi siano affiancati o siano al di sotto di elettrodotti che trasportano la corrente generata da una vicina centrale idroelettrica. Il camminare giornalmente per circa due ore nelle vicinanze dei tralicci o al di sotto dei cavi dell'alta tensione, considerata anche la loro altezza (presumo almeno 20 metri) può essere dannoso per la salute?
Grazie per la risposta e cordiali saluti,
Roberto
03/02/2014 09:19:13
Buongiorno Sig. Roberto, condivido la poca soddisfazione nel passeggiare sotto un elettrodotto ma l'argomento degli effetti sulla salute è più articolato. Innanzitutto bisogna almeno conoscere la tensione (132kvo 220kV o 380kV?) e poi dove viene utilizzata (zone residenziali o impianti industriali?). Per la tensione di 132kV mi sento di anticipare, con cautela, che a distanza di almeno 20m dal punto più basso della catenaria dei cavi, ci possa essere un campo magnetico non superiore a 3microTesla. Negli altri casi bisogna valutare anche altri aspetti oltre a quelli detti sopra. La consolazione, se così si può chiamare, è che l' "elettrosmog" non sia presente costantemente ma solo quando si attravesa la linea.
Cordialità
Arch. Fausto Redondo
per info: http://www.studioredondo.eu/index.php?fl=2&op=mcs&id_cont=809&eng=Misure%20Campi%20Elettromagnetici&idm=809&moi=809
16/07/2014 00:09:32
Buonasera, volevo sapere se avere una casa singola ad una distanza di circa 15 metri da un elettrodotto di media tensione possa essere pericoloso per la salute. Grazie per la risposta
16/07/2014 16:54:46
buongiorno,
per media tensione si intende l'elettrodotto con tensione compresa tra 1.000 e 35.000 volt a corrente alternata; direi che 15 m. dai cavi, sia una buona distanza di "salvaguardia".
Cordialità
Arch Fausto Redondo
18/01/2015 19:26:31
Buona sera,
mi chiamo Alessandro e vi contatto dalla provincia di Catania.
Scrivo per richiedervi qualche chiarimento riguardante gli effetti delle onde elettromeagnetiche.
Sto per acquistare casa, con grandi sacrifici, su un terreno che dista circa 600 metri da un sito denso di ripetitori radio e televisivi. Considerando la distanza quali sono i rischi, posso stare tranquillo o mi consigliate di cambiare sito?
Grazie antipatamente
Alessandro
20/01/2015 13:11:08
Buongiorno,
le emissioni di campo elettromagnetico da parte di stazioni radio e televisive sono sicuramente da valutare ai fini dei valori risultanti; anche se la distanza di 600m possa dare adito a "tranquillità", consiglierei di fare una misura sul campo.
Cordialità
Arch Fausto Redondo
15/03/2015 11:29:57
Buongiorno Architetto, questa mattina ho letto nel suo sito :
Particolarmente insidiose sono le antenne radiotelevisive e, come anzidetto, sono molto più “pericolose” di quelle per la telefonia. Esse devono "coprire" aree piuttosto vaste per arrivare alle abitazioni distanti anche decine di km. Per questo hanno potenze d'emissione piuttosto elevate.
Ho costruito una casa in bioedilizia ad alto risparmi energetico in Austria a Hohenthurn a pochi chilometri dalla piu' grande antenna televisiva della Carinzia :
http://de.wikipedia.org/wiki/Sender_Dobratsch
Situata sopra il monte Dobratsch l'antenna emette le seguenti onde :
Ö192,8 MHz100 kW__OE_1__Radio Kärnten97,8 MHz100 kWRADIO-K_Ö390,4 MHz100 kWHITRADIO/__OE_3__FM4102,9 MHz100 kW__FM4___Antenne Kärnten104,9 MHz100 kWANTENNE_/KAERNTEN(ORF) Radio AGORA105,5 MHz10 kW(___ORF__) / __RADIO_/__AGORA_¹
Sono geometra agente immobiliare e muratore e mi sono auto-costruito la mia casa in legno sostenibile ad alto risparmio energetico in questi bellissimi posti visti i bassi costi a mq (inferiori a 50€/mq) dei terreni ma a questo punto riesco a capire come mai l'Austria ha installato al confine con Italia tale antenna televisiva che irradia tutta la Carinzia.
Devo preoccuparmi secondo lei per la salute mia e dei miei cari?
Le sarei grato se potesse darmi qualche informazione in merito.
Un cordiale saluto
Daniele Carbonari
17/03/2015 11:18:50
Buongiorno Sig. Daniele,
con l'articolo pubblicato, non era mia intenzione spaventare o allarmare. Da quello che mi riporta le antenne sono in gran parte riferite a stazioni radio. E' utile capire se le antenne della stazione sono orientate verso la sua abitazione, la distanza da essa, se ci sono schermature (alberi, o altro,...), le caratteristiche delle antenne e della stazione (ved. pratica di autorizzazione in Comune), ecc.
In questi casi, per soddisfare la sua tranquillità, la scelta migliore è la misura di campo elettromagnetico sul posto possibilmente avvalendosi anche di un analizzatore di spettro che individui oltre al campo anche l'esatta frequenza e, se proprio non è ancora tranquillo delle misure istantanee, si può posizionare presso la sua abitazione l'apparecchiatura per il monitoraggio prolungato anche di settimane o mesi.
Cordialità
Arch Fausto Redondo
04/05/2015 11:45:26
Buongiorno Architetto, le vorrei chiedere un consiglio in quanto ho individuato un immobile da acquistare (prima casa) Grazie sin d’ora per la risposta che vorrà darmi.
Si tratta di uno stabile in classe A, recente palazzina costruita 2 anni fa.
La parte posteriore dell’appartamento (balcone perimetrale, cucina bagno e prima camera da letto) affaccia su un campo aperto dove a circa 110 metri scorre la tangenziale e a circa 40/45 metri passano cavi dell’alta tensione che ipotizzo siano a 380 kv, in quanto l’armatura di sostegno ben visibile dal balcone è a tre campane con un totale di 6 cavi doppi molto grandi più fune superiore di guardia.
Terzo piano di 4, in linea d’aria credo che i cavi siano a circa 40 metri, forse anche meno (non so se il calcolo della distanza vada fatto sulla perpendicolare)
Attendo suo parere/consiglio (anche in termini di valore dell’immobile) sia sul discorso tangenziale che sul tema cavi alta tensione.
Grazie mille
06/05/2015 18:02:46
Buongiorno,
è importante sapere la precisa tensione dell'elettrodotto e che tipo di clientela deve fornire (industriale, residenziale, ecc). Detto ciò si può simulare il campo di induzione magnetica alla posizione e distanza da lei citata oppure eseguire misure sul campo (sempre meglio come opzione). Come anzidetto e premesso che non conosco i valori, diciamo che se al campo magnetico prodotto dall'elettrodotto aggiungiamo l' inquinamento del traffico sulla tangenziale in particolari orari di punta, le scelte e le conclusioni le dovrebbe trarre lei... anche sul valore.
A disposizione per approfondimenti porgo le mie
Cordialità
Arch Fausto Redondo
05/05/2015 19:04:27
Buongiorno, ho visto un appartamento nel quale mi piacerebbe andare ad abitare che dista circa 400-450 metri in linea d'aria dai cavi di alta tensione più vicini... il giardino (condominiale) nel quale giocherebbe mia figlia piccola però è più vicino, circa 200 -250 metri.
Più o meno alla stessa distanza c'è anche un'antenna della telefonia. Posso star tranquillo per mia figlia con queste distanze? Sia per la casa sia per il giardino?
La ringrazio in anticipo
Andrea
06/05/2015 17:50:22
Buongiorno,
le distanze da lei citate dall'elettrodotto, pur non riportando l'intensità di corrente di esso, sono sicuramente "cautelative". Analogamente per la distanza dalla SRB supponendo con logica che le celle non siano orientate e rivolte verso il giardino.
Cordialità
Arch Fausto Redondo
30/06/2015 23:25:12
buona sera abito a trenta metri da un elettrodotto di grandi dimensioni credo una doppia terna e sono al terzo piano con i cavi proprio di fronte meglio andarsene?
01/07/2015 10:31:43
la definizione "elettrodotto di grandi dimensioni"è piuttosto generica: è necessario avere maggiori informazioni al fine di consentire una risposta adeguata: che voltaggio ha l'elettrodotto? distanza precisa dai cavi? gli utenti dell' elettrodotto sono residenze o aziende o FFSS?
Attendo riscontri, se vuole....
Cordialmente
Arch. Fausto Redondo
17/08/2015 11:07:28
Buongiorno Architetto,
Stiano valutando l'acquisto di un immobile che dista a circa 20-25 metri dall'elettrodotto della Terna che ha una potenza di 132 Kw.
La distanza è accettabile?
La ringrazio molto
Cordiali saluti
Alessia
24/08/2015 15:34:05
Buongiorno Sig.ra Alessia,
bisognerebbe conoscere la distanza esatta (anche 5m fanno differenza...) dei cavi al muro più vicino dell'abitazione. Infine sarebbe utile conoscere che tipo di utenza serve l'elettrodotto (residenziale, industriale, ecc.) ed in ultima opzione, una misura istantanea dell'induzione magnetica oppure una simulazione di calcolo con dati noti della linea.
Comunque, per avere un valore prudenziale di 0,25microTesla, 20m non sono molti....
A presto
12/09/2015 12:57:15
Buongiorno, io abito al terzo e ultimo piano di una palazzina anni '70 situata nel mezzo tra altre due identiche palazzine che lateralmente su ogni lato (destra e sinistra) distano 50m dalla mia, queste palazzine montano sia quella a destra che quella a sinistra della mia, due mega ripetitori per telefonia mobile. Trovandomi al centro tra questi due fuochi qualè la pericolosità a cui vado incontro?
attendo risposte
grazie
cordiali saluti
14/09/2015 15:46:04
Buongiorno,
Diciamo che 50m non sono molti ma dipende dall'altezza dei "ripetitori" rispetto al piano dove lei abita, dall'orientamento e dalla direzione delle celle oltre che dalla loro potenza, se parliamo di SRB (Stazioni Radio Base) e non di apparati radiotelevisivi .
Sarebbe necessario approfondire con un accesso agli atti per verificare la documentazione depositata per l'autorizzazione delle SRB oppure "semplicemente" eseguire delle misure sul posto.
Cordialità
Fausto Redondo
Studio Ambiente & Architettura
27/09/2015 23:48:59
Salve sig. Architetto,
Le scrivo per ricevere consiglio per quanto riguarda un'unità abitativa che si trova a circa 30 mt. da un traliccio i cui cavi transitano a non più di 7-8 mt. rispetto al punto più vicino di questo appartamento sito in un condominio al piano terzo.
Dove potrei prendere informazioni per quanto riguarda la potenza erogata dai suddetti cavi? A quale ente rivolgersi? In più vorrei acquistare uno strumento che rilevi il livello di microtesla presente nell'appartamento, oltre a, se possibile, richiedere un intervento specialistico.
Le chiedo se questi sono i passaggi giusti da fare in questi casi. Sono molto preoccupato perché da poco mi sono trasferito in questa zona della città che oltre ad essere densamente abitata, è interessata dal passaggio di questa dorsale di tralicci, di cui non ho ancora capito l'effettiva portata in termini di Kv.
Confidando in una sua risposta,
Le lascio i mie distinti saluti.
28/09/2015 16:54:40
Buongiorno,
solitamente alla base dei tralicci è riportata una targhetta con indicato il n. del traliccio e il nome del gestore della linea e, a volte, anche l'intensità dell'elettrodotto. In alternativa la provincia e il comune posseggono i dati. Gli strumenti professionali sono un pò "carucci", meglio far eseguire delle misure di induzione magnetica; chieda anche all' ARPA locale.
Cordialità
Fausto Redondo
Studio Ambiente & Architettura