
La riforma del catasto slitta alla prossima legislatura. Lo comunica il vice ministro dell’Economia Enrico Morando spiegando che quella del catasto “è una riforma che va promessa in campagna elettorale e se si vincono le elezioni va realizzata nel primo anno di governo per dimostrare che non ci sarà un aumento della pressione fiscale.”
Si conclude così, con un sospiro di sollievo, l’attesa riforma del catasto prevista nel Def – Documento di economia e finanza – che si sarebbe dovuto approvare oggi, lunedì 10 aprile 2017. Ora, invece, è rimandata a dopo le elezioni. L’accoglimento della riforma sollecitata dall’UE avrebbe introdotto una variazione degli attuali valori catastali e la riformulazione delle categorie causando pesanti ripercussioni fiscali sulle famiglie. Per il momento, il rischio non sussiste.