EBay sul banco degli imputati per evasione fiscale. Un nuovo tassello si aggiunge alla vicenda tributaria del sito specializzato negli annunci di vendita tra privati, partito nel 2008 con una indagine della Guardia di finanza di Milano. L'Agenzia delle entrate ha, infatti, inviato a eBay un avviso di accertamento pari a 76,8 milioni di euro. Lo rivela un'inchiesta dell'Espresso. Più nel dettaglio, la richiesta del fisco è di 21,2 milioni come tasse non pagate nei primi anni di attività più 55,6 milioni di sanzioni e interessi. La società aveva, a seguito della verifica delle Fiamme gialle, tentato di chiudere la vicenda con l'Agenzia delle entrate utilizzando gli strumenti di chiusura pre contenziosa delle controversie. Ma qualcosa deve essere andato storto tanto che ora le ragioni del fisco e del sito web internazionale saranno ascoltate e giudicate dalla commissione tributaria di Milano.
Nel 2008, dunque l'indagine delle fiamme gialle di Milano contestava quello che sta diventando una clausola di stile nei confronti dei colossi del web visitati successivamente dalla Guardia di finanza: stabile organizzazione occulta. Più precisamente, in questi casi, gli 007 fiscali contestano alle case madri di stipulare contratti per cosiddire residuali con le filiali italiani mentre l'attività di verifica è tesa a dimostrare l'esatto contrario e cioè che attirano una consistente fetta di business che non pagano le tasse in Italia bensì in paesi a fiscali privilegiata come il Lussemburgo, l'Irlanda o la Svizzera. E proprio in Svizzera, nel 2008, la sede italiana di eBay decise di ricollocare i propri dipendenti e le proprie attività abbandonando definitivamente l'Italia da un punto di vista legale e soprattutto fiscale.
(si veda ItaliaOggi del 16/12/2008)
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