
Una delle principali novità dell'edizione Isee 2013 è l'introduzione di franchigie. Per quanto riguarda la situazione reddituale, nel decreto è previsto che accanto ai singoli redditi di ciascun componente del nucleo familiare si sottraggano degli importi per ciascun individuo, mentre delle spese e franchigie che possono essere sottratte invece per l'intero nucleo familiare. Le voci che concorrono alla formazione dell'Isee riguardano, tra gli altri, i redditi soggetti a ritenuta a titolo d'imposta, ogni altra componente reddituale esente da imposta, redditi da lavoro dipendente prestato all'estero e tassati all'estero, assegni per il mantenimento dei figli, trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, redditi fondiari relativi ai beni non locali soggetti all'Imu.
Un'altra importante novità riguarda il calcolo del reddito delle attività finanziarie. Al patrimonio familiare si applicherà il tasso di interesse legale vigente al 1° gennaio maggiorato di un punto percentuale in sostituzione del tasso di rendimento medio annuo dei titoli decennali del tesoro.
Sul nuovo Riccometro, poi, peserà il mattone. Fabbricati e terreni, infatti, verranno valorizzati ai fini Imu e non più ai fini Ici come avviene oggi (perciò la casa che oggi vale 105 domani varrà 165, come il terreno che oggi vale 95 domani varrà 155). Per la prima casa, inoltre, scompare l'abbattimento di 51 mila euro (le vecchie 100 milioni di lire), in cambio dello sconto standard di un terzo del valore. Il rincaro (passaggio da Ici a Imu), inoltre, verrà in parte attenuato dalla introduzione di una nuova franchigia d'importo variabile da 5 mila a 7 mila euro. Benefici maggiori fruiranno le famiglie con disabili e non autosufficienti.