
I dati Istat sul lavoro nell’ultimo trimestre del 2016 fotografa una situazione poco rosea rispetto al 2015. A novembre, il tasso di disoccupazione giovanile – trai 15 e i 24 anni – è cresciuto del 39,4% pari a 1,8 punti percentuali in più rispetto a ottobre 2015. Il dato positivo per i giovani riguarda il calo degli inattivi, comprensivo anche degli studenti, pari allo 0,6 punti percentuali.
Nonostante il preoccupante aumento della disoccupazione giovanile, l’Istat fotografa un generale miglioramento sul piano del lavoro in Italia: in un anno, da novembre 2015 a novembre 2016, il numero di lavoratori in Italia è cresciuto di 201mila unità (+0,9%), mentre confrontando i dati di novembre 2016 con quelli di ottobre 2016 si registra un aumento mensile di 19mila unità (+0,1%).
Le riforme del Jobs act sembra aver avuto riscontri positivi per il calo dei contratti a termine e l’aumento dei contratti a tempo indeterminato, ma la situazione resta critica per le persone tra i 15 e i 49 e positiva per gli over50 che con 453mila nuovi assunti in un anno si attestano come i più occupati tra la popolazione italiana.
Fonti: www.ansa.it, www.lastampa.it.