
Disoccupazione lievita. Tasso disoccupazione all'11,1%. Su base annua il tasso è in aumento di 1,8 punti. I numeri della disoccupazione giovanile sono ancora più preoccupanti. Nella fascia di età 15-24 anni, il tasso di disoccupazione per i giovani è pari al 37,1%.
Imprenditoria giovanile k.o. Nessun provvedimento in favore dei giovani. Nessun incentivo per le srl a un euro, dedicate ai giovani ma che non trovano finanziamenti se non tramite l'apporto di garanzie personali
Edicole chiuse. Sono 2000 le edicole che hanno chiuso nel corso del 2012, in virtù dell'ondata di liberalizzazioni che ha investito il settore
Aumento costo p.a. Negli ultimi sei mesi del 2012 il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (47,7 mld) è stato superiore di 1,1 miliardi rispetto a quello registrato nel corrispondente periodo del 2011 (46,6 mld).
Aumento debito pubblico. Nei primi 11 mesi del 2012 l'incremento del debito, rispetto alla fine del 2011, è stato di 113,9 miliardi di euro, aggiunge la Banca d'Italia spiegando che l'aumento riflette il fabbisogno complessivo delle amministrazioni pubbliche (73 miliardi), l'aumento delle attività del Tesoro presso la Banca d'Italia e degli impieghi della liquidità (34,9 miliardi) e l'emissione di titoli sotto la pari (6,4 miliardi); l'apprezzamento dell'euro ha ridotto il debito di 0,3 miliardi
Potere d'acquisto crollato. Rotola in basso il potere d'acquisto delle famiglie anche grazie al divario fra andamento delle buste paga e inflazione. All'aumento dell'1,5% delle prime ha corrisposto una crescita del livello dei prezzi esattamente doppia, del 3%. E in questo quadro desolante, c'è chi pensa di avere la bacchetta magica per risolvere i problemi del nostro Paese. «C'è ancora molto da fare. Innanzitutto occorre non fare dei passi indietro: le liberalizzazioni e le privatizzazioni urtano degli interessi particolari e già ci sono delle reazioni, per esempio nel campo delle professioni e degli ordini professionali. Quindi bisogna tenere alta la guardia“. A prima vista si potrebbe pensare di leggere una rassegna stampa di un paio di anni fa. Invece no, sono le dichiarazioni di venerdì scorso del presidente dell'Antitrust. Già, i veri problemi dell'Italia, quelli che bloccano lo sviluppo e la crescita; quelli che impediscono ai giovani di lavorare e alle aziende di assumere: professionisti, taxi ed edicole!