
Il viceministro all’economia, Luigi Casero, ha annunciato l’idea del Governo per contrastare l’evasione fiscale: per qualsiasi tipo di acquisto, dal caffè all’auto, emettere uno scontrino a cui è abbinata una lotteria che prevede ricchi premi.
Il sistema, già soprannominato scontrino gratta e vinci, è attivo da anni in Cina mentre si è rivelato fallimentare in altri paesi. In Grecia, per esempio, l’idea non si è mai concretizzata perché ritenuta poco efficace per contenere l’evasione fiscale.
Anche in Italia la proposta del viceministro Casero ha suscitato molte perplessità. La prima è difficoltà materiale di abbinare lo scontrino fiscale a una lotteria. Il cliente non deve conservare gli scontrini cartacei ma consultare un sito web in cui accedere a un’area riservata per controllare se il codice presente sullo scontrino elettronico è fortunato o meno. Nel primo caso, il contribuente riceverà un premio più o meno corposo, dipende dalla fortuna.
La seconda perplessità è legata alla contraddizione che da una parte vede il Governo contrastare la ludopatia, tanto da inserire la malattia nei LEA – Livelli Essenziali di Assistenza – e dall’altra più o meno inconsciamente incentivare il gioco d’azzardo e dunque la ludopatia.
Al momento, la proposta di abbinare lo scontrino a una lotteria non è concretizzata, certo è che la lotta all’evasione fiscale in Italia è una priorità tale da aguzzare l’ingegno. Quanto sia efficace, si vedrà.