La nuova riapertura della rivalutazione dei beni porta con sé una buona notizia: come confermato in una nota ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, sarà possibile rivalutare anche quei beni immateriali che non erano mai stati iscritti e ammortizzati a bilancio.
La Legge di Stabilità licenziata lo scorso 22 dicembre ha reintrodotto il concetto di rivalutazione dei beni d’impresa, anche se solo su base facoltativa e per un periodo limitato di tempo. La norma consente la rivalutazione dei beni materiali e immateriali che siano diversi da quelli prodotti o scambiati dall’azienda. La procedura consente il riconoscimento anche ai fini tributari dei maggiori valori in cambio di un saldo in sospensione d’imposta, con un’aliquota fissata al 16% per i beni ammortizzabili e al 12% per gli altri.
La rivalutazione potrà essere effettuata sul primo bilancio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e dovrà riguardare tutti i beni appartenenti alla stessa categoria. La norma impone due ulteriori clausole temporali: che i beni siano immobilizzati nel patrimonio dell’impresa a chiusura del bilancio per cui si chiede la rivalutazione; che il loro possesso sia risalante all’esercizio chiuso entro il 31 dicembre 2014 (dimostrabile dalle risultanze di bilancio).
