
Il tribunale di Colonia ha inibito la vendita di due tipologie di pasta, provenienti da Egitto e Dubai, che richiamavano falsamente una italianità solo presunta perché completamente assente.
La denuncia della pasta contraffatta era arrivata dall’associazione Italian Sounding e. V. che si occupa di contrastare e di portare all’attenzione delle autorità competenti il proliferare di prodotti alimentari che si richiamano al Made in Italy senza averne i requisiti minimi.
La denuncia è arrivata al Tribunale di Colonia perché durante la Fiera Internazionale del Food proprio a Colonia, alcuni produttori esponevano pacchi di pasta con bandiera italiana e nomi evocativi come “Italiano”, “San Remo” o “Milano”. Peccato che di italiano non avessero proprio nulla. Per questo è scattata la denuncia, con conseguente provvedimento del Tribunale di Colonia.
Nella stessa manifestazione fieristica il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, aveva nuovamente portato all’attenzione dei presenti il proliferare di marchi che falsificano prodotti del Made in Italy per accaparrarsi quote di mercato. A combattere questa battaglia l’associazione Italian Sounding e. V., costituita a Roma nel febbraio scorso dalla Camera di Commercio italiana per la Germania di Francoforte e dalla Camera di Commercio italo-tedesca di Monaco-Stoccarda.